Frode Madoff – il racconto di uno dei truffati

Amicizie importanti: nella foto del 13 maggio 1993, vengono ritratti insieme Richard Grasso, presidente del NYSE, il numero uno della SEC, David Ruder e Bernard Madoff, prseidente della Madoff Investment Securities. Fonte: AP PhotoL’ESPERIENZA DIRETTA DI UNO DEI TRUFFATI

Uno dei temi più caldi sui quotidiani americani e non punta l’attenzione su come sia stato possibile coinvolgere un così largo numero di miliardari e allo stesso ‘fregarli’ in modo regolare per oltre 40anni, cioè quando venne costituita la Bernard L. Madoff Investment Securities.

“La chiamata è arrivata alle sei di pomeriggio dello scorso 11 dicembre. Erano cinque anni che aspettavamo questa chiamata. Quando alla fine è arrivata è stata mia moglie Sarah a rispondere……..Quello che la persona dall’altra parte del ricevitore ha detto era semplice e devastante allo stesso tempo: siamo stati ripuliti” a parlare è Robert Chew, ex investitore di Madoff  intervistato dal Time.

“Non lo sapevamo ancora, ma da anni stavamo giocando nella Fantasy Financial League di Bermna  Madoff”.

L’investitore racconta che tutto è cominciato quando la coppia ha venduto la casa nel momento di picco del mercato immobiliare, “abbiamo messo insieme quanto raccolto dalla vendita e da un vecchio divorzio e alla fine, con un sentimento e trepidazione e angoscia allo stesso tempo, abbiamo consegnato i risparmi di tutta una vita a un signore di nome Stanley Chains, il rappresentate per la città di Los Angeles di Madoff”.

(Amicizie importanti: nella foto a destra, scattata il 13 maggio 1993, vengono ritratti insieme [p]Richard Grasso[/p], allora presidente del NYSE, il numero uno della SEC, David Ruder e Bernard Madoff, prseidente della Madoff Investment Securities. Fonte: AP Photo)

PERFORMANCE STABILI E CONTINUATIVE

Il racconto prosegue con diversi dettagli circa le performance generate da Madoff e la loro costanza nel tempo, due elementi che sono alla base del successo di questo incredibile personaggio in mezzo mondo: “Tutto quello che sapevamo era che tutta la famiglia di mia moglie investiva da decnenni nel fondo di Madoff ed è riuscita a vivere piuttosto bene grazie alle performance che variavano tra il 15 e il 22 percento”.

Insomma come molti altri casi la lunga track record di Madoff fungeva da fortissimo strumento di marketing che riusciva anche a superare l’estrema segretezza degli investimenti e di tutta la macchina organizzativa. “Solo ora abbiamo scoperto che la Sec (la Consob americana ndr) alcuni anni fa aveva aperto un’inchiesta su Madoff (si riferisce ad un fascicolo aperto dalla procura di Miami nel 2002 che si risolse con un nulla di fatto ndr)”.


LA DELUSIONE DI ESSERE COME TUTTI GLI ALTRI

Dopo il panico della scoperta di aver perso tutto, la rabbia legata soprattutto alla consapevolezza che nessuno regala niente: “Siamo delusi soprattutto con noi stessi, che in tutti questi anni ci siamo convinti di essere degli investitori accorti più di chiunque altro (smart nell’inglese)”.

In pratica la coppia di investitori traditi era convinta della bontà dell’investimento e del meccanismo alla base dei rendimenti: ”ci avevano detto che la gente di New York aveva un sistema grazie al quale attraverso una serie di investimenti istantanei (attraverso future, valute e azioni) riuscivano ad ottenere un minimo garantito dell’1% senza alcun rischio per il gruppo. Utilizzando questo sistema venti volte l’anno, pagate le commissioni di gestione, voilà ecco un rendimento sicuro del 15% annuo.”

Anche un responabile vendite per una nota società di fondi di fondi hedge svizzera (che preferisce rimanere anonimo) ha detto a Bluerating: “questo tipo di prodotto si vendeva da solo, tutti in Europa e in molti casi anche in Italia compravano i fondi legati alle performance di Madoff”.

UN TRISTE EPILOGO

“Io e mia moglie abbiamo perso 1,2 milioni di dollari. Le perdite combinate della famiglia di mia moglie ammontano invece a 30 milioni di dollari. Parliamo con moltissima gente, amici, parenti, tutti che avevno investito con Madoff pensando di riuscire a battere il mercato. Questo è accaduto per parecchi anni. Ora noi, loro, chiunque ha perso tutto. Anche Stanley (il promoter di Madoff a LA) ha perso tutto”.

(Nella foto a sinistra Madoff  all’uscita dal Corte Federale di New York dove è stato interrogato per ore. Il manager ha dovuto versare una cauzione di 10 milioni di dollari per non finire in galera. Ora rischia 25 anni di carcere e 5 milioni di dollari di multa niente confronto ai 50 miliardi di dollari che avrebbe raccolto e ‘bruciato’ in 40 anni di carriera)

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