Debito pubblico: altro che calare, con Renzi è cresciuto del 7,2%
CRESCITA DEBITO PUBBLICO SENZA SOSTA – Contrariamente alle attese, il debito pubblico è del resto salito anche sotto il governo guidato da Mario Monti (+5,5%) e persino durante la breve parentesi che vide Enrico Letta premier (+0,9%). Del resto come ha confermato pochi giorni fa Banca d’Italia, a fine novembre il debito pubblico tricolore è salito rispetto al mese precedente di altri 5,6 miliardi arrivando all’astronomica cifra di 2.229,4 miliardi, a causa in particolare del fabbisogno mensile della pubblica amministrazione (7,1 miliardi).
TITOLI DI STATO, CRESCE QUOTA ESTERO – Da notare che per ora gli investitori mondiali non sembrano eccessivamente preoccupati (grazie all’azione messa in campo dalla Bce guidata da Mario Draghi che sta continuando a comprimere rendimenti e rischi dei titoli di stato dell’Eurozona), tanto che a fine novembre il controvalore totale di titoli di stato italiani detenuti da investitori esteri è salito a 737,8 miliardi (2 miliardi in più di fine ottobre), mentre la vita media residua del debito continua gradualmente ad allungarsi essendo arrivata a 7,3 anni (contro i 7 anni medi di inizio 2016).
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