OBIETTIVI AMBIZIOSI PER MEDIASET – Un obiettivo giudicato “ambizioso” sia da Jefferies (che ha alzato il target price a 4,3 euro) sia da Ubs (che l’ha alzato a 3,7 portando però il rating da “neutral” a “sell” vista la corsa del titolo in borsa). Pirsilvio Berlusconi in un’intervista ha poi detto di auspicare ancora un’intesa con Vivendi (su cui oggi Citi taglia il giudizio da “neutral” a “sell” e il target price da 18,1 a 16 euro anche a causa dell’incerto ritorno dall’investimento nel gruppo italiano), precisando però che Mediaset non è in alcun modo interessato a una partecipazione in Telecom Italia, e che Mediaset Premium sarà aperta ad altri operatori per condividere gli ingenti costi dei diritti tv del calcio (che secondo la stampa potrebbero anche non essere rinnovati).
NETFLIX, CRESCITA SENZA FRENI – Nel frattempo Netflix, la piattaforma californiana che offre video in streaming, festeggia i 10 anni di attività con una trimestrale superiore alle attese e un totale di 93,8 milioni di iscritti (16 milioni acquisiti nel corso dello scorso anno), cui il management prevede si aggiungeranno altri 5,2 milioni di utenti nel corso dei primi tre mesi del 2017, dei quali 3,7 milioni all’estero. Un’avanzata che sembra non incontrare alcun ostacolo da parte degli “incumbent” televisivi e che nel Sud Europa sembra essere stata favorita proprio dal mancato accordo tra Mediaset e Vivendi.