Wells Fargo unisce attività internazionali e wholesale banking
SOLO IL 4% DEI RICAVI VIENE DALL’ESTERO – Finora le attività internazionali erano rimaste un’attività separata dal resto delle attività del gruppo a causa di una dimensione limitata che ne richiedeva una gestione ad hoc. Wells Fargo ha iniziato ad estendere le sue attività all’estero dopo aver acquisito Wachovia nel 2009, in piena crisi finanziaria, ma tuttora non fattura più del 4% fuori dagli Stati Uniti, a differenza di altri colossi come Jp Morgan Chase, Bank of America e Citigroup, da tempo presenti sui principali mercati mondiali.
RIORGANIZZAZIONE NON LEGATA A RESOLUTION PLAN – Tra le spinte alla crescita delle attività internazionali di Wells Fargo vi è stata lo scorso anno l’acquisizione di alcune attività in precedenza appartenute a General Electric. Intanto la banca, che a dicembre si è vista respingere dalla Federal Reserve il “resolution plan” che ogni grande banca americana deve preparare per indicare come intende procedere, in modo ordinato, in caso di una crisi che imponga all’istituto di essere risolto, si prepara a presentare un nuovo piano. Un portavoce dell’istituto ha sottolineato che la riorganizzazione delle attività internazionali non è legata all’elaborazione del nuovo piano di risoluzione.
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