BlueIndex, l'analisi del 2008

Il 2009 è partito con le prime sedute in positivo. Ma il 2008, l’anno passato, quello forse più nero per le borse dal 29, come si è chiuso!
L’ufficio studi di BlueRating ha voluto eseguire una analisi, guardando indici, titoli ed a quello che è successo, per capire se è stato veramente un anno nero per tutti.

Come base per l’analisi abbiamo deciso di usare lo strumento chiave di questa rubrica, il BlueIndex, l’indice rappresentativo dei titoli del risparmio gestito. Prima pero di procedere con i risultati, è bene analizzare i punti salienti del 2008, così da capire le cause che hanno spinto a ribasso i mercati finanziari di tutto il mondo.
•    febbraio, primi segnali di crisi, il colosso britannico HSBC annuncia forti perdite, legate ai mutui subprime;
•    maggio, Bear Stearns ha difficoltà con i suoi Hedge Fund;
•    luglio, Barclays, Northern Rock (poi nazionalizzata) e BNP in difficoltà, con i due istituti inglesi che chiedono finanziamento alla Bank Of England;
•    agosto, governi e banche centrali adottano piani di aiuto per le istituzioni finanziarie in difficoltà, aiuti che continueranno fino alla fine del 2008. Negli USA IndyMac fallisce, mentre Fannie Mae e Freddie Mac vengono nazionalizzate;
•    settembre, fallisce Lehman Brothers, una delle principali istituzioni finanziarie di Wall Street. Mentre Merrill Lynch per scongiurare il default viene acquisita da Bank Of America, (oggi prima banca di Wall Street). Nel vecchio continente viene eseguita una operazione parallela su Fortis, acquisita dalla francese BNP;
•    ottobre, il piano Paulson, che consiste in un maxi aiuto da miliardi di dollari, dopo diversi stop viene approvato dal senato americano;
•    novembre, proseguono gli aiuti alle banche da parte dei governi, intanto in Italia scoppia il caso Zaleski;
•    dicembre, scoppia il caso Madoff e la maxi truffa da 50 miliardi di dollari, colpendo pesantemente le banche ed il settore del risparmio gestito alternativo;

Un anno carico di fatti quello passato, e guardandone i risultati, (Tabella 1), si capisce chiaramente che i mercati ne hanno scontato a pieno gli effetti.

Societa’ Perf. 1M Perf. 6M Perf. 1Y
Settore Auto 2,68% -37,19% -48,24%
Settore Oil & Gas -2,42% -39,84% -35,75%
MSCI World 0,33% -31,99% -40,88%
BlueIndex -8,62% -39,70% -55,47%
S&P MIB -2,63% -33,69% -48,84%
(Fondo) Anima Fondo Liquidità 0,39% 0,39% 2,86%
(Fondo) Dws Invest Gold Precious Metals 23,40% -41,35% -38,55%

Tabella 1. Performance settori (Fonte Ufficio Studi BlueRating)

In un anno di scambi, il comparto più colpito è stato quello delle finanza, con il BlueIndex che ha perso il -55%, cancellando di fatto i guadagni fatti in precedenza. Inoltre, come avrete già avuto modo di notare dalla tabella, abbiamo riportato volontariamente anche dei fondi, Anima Liquidità e Dws Invest Gold Precious Metals. Ebbene come si può vedere dai risultati, questi hanno riportato performance sopra lo zero, come nel caso del fondo Anima, e staccato performance a due cifre nell’ultimo mese, come nel caso del DWS. Questo per poter confrontare gli indici anche ad altri strumenti finanziari, come i fondi di investimento appunto, e magari sfatando il mito del Bad Investment.

Analizzando invece i 40 titoli componenti il BlueIndex, (Tabelle pag. 2. Pdf in allegato all’articolo ), ci si rende conto che sui diversi istanti temporali ci sono state banche ed SGR che hanno performato meglio del mercato.
•    Sul per
iodo di un anno la migliore, anche se pur sempre negativa, è stata HSBC. Il colosso britannico in questo periodo è stata anche una delle poche istituzioni passate in sordina, nessun aiuto di stato e pochi problemi legati ai SubPrime ed ai default di borsa. Forse HSBC stà scontando il fatto di essere una delle prime banche a livello globale, sia come location che come strategia. Male invece Fortis, che rimane tra le peggiori anche per il resto dell’anno. L’istituto durante il 2008 ha scontato l’effetto fallimento, con il proprio titolo sospeso anche per diverse sedute consecutive;
•    Sui 6 e 3 mesi, tra le migliori troviamo Mediolanum. L’istituto dalla filosofia “made in italy”, è stata tra le prime che ha saputo reagire alla crisi, tutelando i propri clienti. Positiva anche l’italiana Anima SGR, che però ha scontato l’effetto OPA, lanciata da BPM;
•    Su 1 mese, il mercato ha cominciato a prendere posizione, puntando forse sui titoli degli istituti finanziari di cui si conosce la situazione patrimoniale;

Concludendo, il 2008 è uno di quegli anni, che come il 29, rientrerà nei libri di storia, ma come diceva il barone Rothschild, “compra quando il sangue scorre nelle strade, e vendi al suono delle trombe”, quindi gli affari si cominciano a fare adesso.
(Per delle analisi quantitative più dettagliate sul BlueIndex e sulle performance dei singoli titoli, è possibile scaricare di seguito il Pdf )

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