L’outlook macroeconomico di Amundi Am

A cura di Amundi Asset Management
Stati Uniti: Ripresa temporanea nel secondo semestre: l’elezione di Donald Trump apre un nuovo capitolo
– L’economia si è ripresa nel secondo semestre sotto l’impatto delle componenti volatili (scorte, commercio estero, investimenti).
– Il miglioramento sul mercato del lavoro continua e iniziano a manifestarsi delle tensioni salariali, seppur moderate.
– Donald Trump ha promesso misure di stimolo (tagli alle tasse, spese per le infrastrutture),tuttavia potrà implementare solo parte del suo programma per via dell’ostilità dei Repubblicani del Congresso verso un aumento del deficit.
– Le misure che saranno varate (probabilmente almeno i tagli fiscali) stimoleranno, anche se non in modo spettacolare, l’economia, con effetti più evidenti nel 2018 che non nel 2017.
– L’elezione di Trump ha fatto emergere anche alcuni nuovi rischi (soprattutto per quanto riguarda la sua retorica, durante la campagna elettorale, sull’immigrazione e sul commercio internazionale).
Zona euro: Leggero rallentamento della ripresa per via dell’erosione dei fattori temporanei e del rischio politico
– La ripresa continuerà e sarà sostenuta dalla domanda interna. Il ciclo positivo del credito e dell’occupazione proseguirà.
– Il sostegno fornito dal calo del prezzo del petrolio e dal deprezzamento dell’euro negli ultimi trimestri sta progressivamente scemando e ciò comporterà una decelerazione.
– I prossimi appuntamenti politici nella zona Euro (elezioni in Olanda, in Francia e in Germania nel 2017, situazione incerta in Italia) e l’incertezza riguardo alla Brexit potrebbero indurre le aziende a rimandare alcuni dei loro investimenti.
Regno Unito: L’economia sta andando meglio del previsto. Tuttavia l’incertezza politica avrà un effetto penalizzante nel 2017
– La mancanza di visibilità riguardo al futuro quadro di riferimento per le relazioni tra RU ed Europa peseranno sull’economia. Nonostante gli indicatori incoraggianti sull’attività economica, essa rallenterà nel 2017.
– Gli investimenti privati (societari, immobiliari) e i consumi saranno penalizzati. Risentiranno dell’aumento dell’inflazione causato dalla svalutazione della sterlina.
Giappone: La ripresa continua con una crescita superiore al potenziale.
– La svalutazione dello yen dovrebbe favorire il settore delle esportazioni. I consumi dovrebbero essere sostenuti dal calo dei prezzi degli alimentari e da un rialzo dei salari reali. Insieme alla stabilizzazione della Cina, il piano di stimoli fiscali e il taglio delle tasse sui risultati delle imprese costituiscono dei sostegni importanti.
Cina: elemento stabilizzatore dell’economia mondiale e delle valute nel 2017
– Riteniamo che la stabilizzazione dell’economia cinese sia sostenibile fino alla fine del 2017.
– I motivi della stabilizzazione dell’economia cinese sono sia bottom up – segnali positivi si stanno manifestando nel settore privato -, sia top down, con gli investimenti nelle infrastrutture che faranno la parte del leone nell’opera di stabilizzazione dell’economia cinese nel 2017, anno di transizione politica.
– A nostro avviso, la Cina non presenta nessuna delle sei caratteristiche proprie di un hard landing, e in termini relativi dovrebbe riuscire a differire i suoi problemi affrontando questioni come l’indebitamento mondiale e le bolle immobiliari.
India: un motore di crescita regolare per l’Asia nel 2017
– L’India si trova in una posizione per crescere in modo costante, ma degli ostacoli impediscono alla sua economia di funzionare a pieno regime in un contesto d’incertezza.
– L’inflazione dovrebbe continuare a rallentare nel 2017.
– Siamo ancora convinti che l’ RBI manterrà una politica accomodante più a lungo del previsto e che effettuerà interventi più incisivi di quanto atteso dai mercati.
Brasile. il PIL nel Q3 ha fatto segnare una crescita del -2,9% su base annua rispetto al -3,6% nel Q2. Gli investimenti, positivi nel Q2, hanno fatto segnare nuovamente una contrazione.
– L’inflazione ha subito un forte rallentamento e la BCB ha iniziato un ciclo di allentamento della politica monetaria. Tuttavia, questo ciclo rimane moderato (due tagli ai tassi di 25 pb), soprattutto per via dei rischi esterni che stanno esercitando pressioni sui mercati emergenti e sulle loro valute.
– Il Governo ha presentato una proposta al Congresso per riformare il sistema previdenziale che, se adottata, dovrebbe migliorare l’attuale sistema.
– Il Governo procede con le riforme politiche e i piani anti-corruzione con misure che sono già state votate dal Parlamento.

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