Ancora forza sull’S&P500

A cura di Eugenio Sartorelli, www.investimentivincenti.it
Vi propongo un’analisi Ciclica sull’S&P500 (in realtà il future, ma cambia poco) per capire i potenziali sviluppi nei prossimi giorni. Vediamo l’andamento del miniS&P500 a partire del 4 novembre 2016, con dati ad 1 ora aggiornati alle ore 9 di venerdì 20 gennaio. La linea verde a pallini rappresenta i prezzi del miniS&P500. La linea Bianca rappresenta il potenziale andamento ciclico (valido soprattutto per i tempi delle tendenze e non per le forze, ovvero i prezzi).
sp500-2001
Normalmente do peso soprattutto ai movimenti che avvengono tra le ore 8 e le ore 22 (che sono quelli riportati nel grafico). La linea Gialla in basso è un indicatore di Intensità di Forze Cicliche (ne uso circa 6-7 differenti). Il tutto è stato realizzato con un apposito software da me ideato (il Cycles Navigator).
Questo grafico rappresenta il Ciclo Trimestrale o Intermedio (durata media intorno a 3 mesi solari) che è partito sui minimi del 4 novembre. Se le cose andassero come in figura (vedi linea bianca) questo ciclo potrebbe durare circa 4 mesi, cosa del resto avvenuta per i 2 precedenti cicli Intermedi durati oltre 4 mesi ciascuno. Il minimo del 30 dicembre (vedi freccia rossa) sembra essere la metà ciclo. La fase ciclica rialzista può persistere sino a circa il 25 gennaio o poco oltre (vedi freccia gialla in alto). Ricordo che una fase rialzista può essere confermata anche da una lateralità e comunque da prezzi non oltre certi valori “critici” che definisco più sotto.
Successivamente potremmo avere un indebolimento per raggiungere un minimo relativo intorno ad inizio febbraio (vedi freccia ciano). A questo punto mancherebbe ancora una struttura ciclica mediamente debole per andare a chiudere il Trimestrale intorno a fine febbraio/inizio marzo. Tuttavia per ora è prematuro parlarne. Infatti da questo fine settimana si insedierà la nuova amministrazione Usa, cosa che potrebbe spostare già dalla prossima settimana molti equilibri sui mercati finanziari.
Giusto per dare qualche riferimento di prezzo (che io chiamo “livelli critici” e non sono veri target price che non utilizzo nella mia operatività) una ulteriore fase di conferma di forza ciclica può mantenere i prezzi entro l’area 2240-2280. Possono esserci eventuali fuoriuscite della parte alta con prezzi verso 2290 e 2300. Prezzi su livelli più elevati porterebbero ad una modifica delle forme cicliche in atto, fatto per ora non preventivabile.
Dal lato opposto possono sempre esservi brevi correzioni verso 2240. Valori inferiori a 2230 sarebbero un primo segnale di indebolimento ciclico confermato da prezzi verso 2200. Nella fase più debole del ciclo potremmo avere ulteriori discese verso 2175 e 2150.
Rammento che per quanto ci siano delle strutture cicliche all’interno dei mercati finanziari queste non sono e non possono essere esattamente regolari. Pertanto l’analisi svolta (come tutta l’analisi tecnica) non può che essere di tipo probabilistico, nel rispetto di una serie di regole che l’Analisi Ciclica prevede.

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