L’impatto di Trump su pharma, biotech e Obamacare

A cura di Pictet Am
Quanto  impatterà la possibile  fine del programma  Obamacare sui produttori  di medicine, sulla biotecnologia e sul medtech non è ancora  chiaro.  La riforma delle  tasse  ed il rimpatrio  della liquidità  potrebbero avere un  impatto  molto più significativo  di quanto  possa  incidere  una  revoca dell’ACA (Affordable  Care Act).  Una cifra attorno  ai 450 miliardi di dollari teoricamente potrebbe essere  disponibile per attività  di M&A (detto  questo, l’ultima  volta che  è stata  fatta  una  riforma delle  tasse, nel 2004, il denaro  è stato utilizzato  per riacquistare azioni proprie sul mercato). Più di 20  milioni di americani hanno  potuto  acce- dere  alla copertura assicurativa grazie al programma  ACA, e come  questa copertura sarà  sostituita è an- cora un grande  punto  di discussione.
Anche  il settore  medtech ha  visto una  forte  crescita dei  propri  volumi di vendita  da  quando  la ACA  è stata   introdotta.  Tuttavia,  questa ripresa  è  stata   guidata   principalmente dalla  crescita dell’economia americana (nuovi occupati che hanno  ottenuto la copertura assicurativa attraverso  i propri datori di lavo- ro). Per questo  motivo, l’impatto dei cambiamenti dell’ACA sull’industria medtech potrebbe essere  minimo. Analizziamo insieme  dunque i principali  attori  coinvolti e le possibili  implicazioni  delle  misure  immagi- nate  da trump  su alcuni  dei sotto-segmenti dell’universo.
AMMINISTRAZIONE TRUMP.

– Tom Price:  nuovo Segretario  dell’ “Health and  Human  Services” (HHS), il dipartimento governativo del- la salute  USA, è stato  in precedenza House  Budget  Chairman  e chirurgo  di professione. E’ uno dei prin- cipali sostenitori dell’abrogazione dell’ACA e della diminuzione delle spese  sanitarie.
– Seems  Verma: andrà  a dirigere il Center for Medicare  and Medicaid  Services  (CMS), ed è un consulente sulla sanità.
Ci saranno  comunque delle consultazioni e delle votazioni prima dell’incontro della Commissione Finanze  del Senato, compreso  il voto del Senato  in plenaria  in Gennaio.
A F F O R D A B L E C A R E A C T ,  ( A C A ). Molto probabilmente sarà  revocato  dal  Senato  questo  mese:  prepareranno delle  istruzioni  conciliatorie, una  procedura sul budget  guidata  dal parlamento che  consente di far passare la decisione sull’ACA con una  maggioranza  semplice. La data  in cui  l’ACA decadrà effettivamente sarà  molto  probabilmente nel 2019 o 2020. Sostituire l’ACA è molto complicato e ci sarà almeno  un anno di incertezza.
M E D I C A I D  (assicurazione per persone  con un reddito  basso):  il finanziamento del programma  Medi- caid  dovrebbe  essere  simile  a quello  attuale per i prossimi  anni,  ma i singoli Stati  avranno  un maggiore controllo  sul  programma. I pazienti  cronici  saranno  inseriti  in  un  gruppo  considerato ad  “alto rischio” probabilmente entro  il 2018. La proposta  repubblicana potrebbe essere  molto simile  alla situazione pre- cedente all’entrata in vigore del programma  ACA. L’impatto  sul volume per gli ospedali  (secondo  quanto comunicato dalla  catena di ospedali  HCA alla conferenza di JP Morgan) sarà  attorno  al -1/-2%  all’anno. Questo dato è stato  accolto  positivamente dagli investitori.
Il repubblicano Tom Price  è favorevole alla  diminuzione delle  persone  coperte  da  Medicaid,  così  come alla  diminuzione dei fondi federali  utilizzati  per  questo  scopo,  che  è circa  il 60%-80% del totale  della spesa. Ad ogni modo,  è difficile  diminuire  i fondi governativi in modo rapido,  visti gli impegni  già presi dall’amministrazione precedente.  Inoltre,  in accordo  con  quanto  comunicato nel  suo  dossier,  Price  vor- rebbe  fissare  un tetto  a quelle  misure  di copertura esistenti che Trump sembra  intenzionato a mantenere in vigore. Ad ogni modo non è chiaro  come  questo  verrà implementato, in modo particolare non è chiaro se il tetto  sarà basato  su una stima  legata  all’intera vita dei pazienti  oppure  su un livello annuo  massimo e se il tetto  sarà di 1 o 2 Milioni USD.
Tutto  questo  va a favore di chi sostiene i costi  (assicurazioni, centri  di gestione  sanitaria, orga- nizzazioni  private  di assistenza sanitaria – HMO) che saranno  in grado di limitare  i costi,  rispetto ai fornitori come gli ospedali  e i centri  di cura.
M E D I C A R E  (assicurazione per  le persone  con  più  di 65  anni):  l’obiettivo  del  governo e dei  singoli Stati  è quello di avere meno persone  nel piano standard del programma  Medicare  e di spingerle  all’inter- no dei piani  privati Medicare  Advantage  (Medicare  fornito da società  assicurative private).  Questo  feno- meno sta andando avanti da diversi anni ed il trend  sta continuando, con un tasso  di crescita del +5-6% di crescita ogni anno  in questo  segmento, come  osservato  sulle  società  del programma  Medicare  Advantage. Nessun  cambiamento previsto  su  Medicare.  Come in precedenza, questo  va in favore di chi so- stiene  i costi (assicurazioni, centri  di gestione  sanitaria, organizzazioni  private di assistenza sani- taria).
M E D I C A R E  P A R T  B (copertura Medicare  per la copertura dei pazienti  ambulatoriali): il repubbli- cano   Tom  Price   è  favorevole   alla   competizione  fra   aziende   e,   per   questa  ragione,   è   favorevole all’applicazione del modello Medicare  Part D anche  per la Part B. Questo in generale  è positivo per chi paga,  come i precedenti fattori.
B I O S I M I L A R S :  nei prossimi  3 anni,  la sostituzione delle  molecole  attuali  verso i biosimilari  dovreb- be raggiungere  il 40%, dove esiste  un biosimilare. I medicinali per la cura del diabete e oncologici  sono quelli  che  più probabilmente dovrebbero  subire  una  forte riduzione  di prezzo,  anche  se non ci aspettia- mo alcuna  misura  di controllo  sui prezzi.  Questo processo  di sostituzione ha il supporto  della  nuova am- ministrazione.
Abbiamo dunque aspettative positive  per produttori  di biosimilari  come  Amgen, Biogen/Samsung Biologics, Coherus,  Pfizer, Novartis, Celltrion etc.
In conclusione  siamo convinti che il settore  potrebbe  essere  impattato  in misura inferiore a quanto immaginato durante la campagna  elettorale  di Trump e anche le valutazioni risultano adesso  interessanti  a seguito della correzione del 2016 (il segmento  sanitario presenta  uno sconto del 7% rispetto  all’S&P500 in base  al P/E relativo agli utili stimati  per il 2017, ben al di sopra dello sconto  medio  degli ultimi 25 anni, pari al 3,5%).
 

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