Oltre la volatilità, buone opportunità di rendimento anche quest’anno

A cura di Ewout van Schaick, Head of Multi-Asset Portfolios di NN Investment Partners

L’anno scorso i timori di una recessione globale hanno causato un forte aumento dell’avversione al rischio tra gli investitori a livello globale. Tuttavia, dopo un inizio anno difficile, il 2016 è finito con una nota positiva e con la speranza di una reflazione dell’economia globale, in quanto la previsione di un equilibrio migliore tra politica fiscale e monetaria ha portato a un aumento dei rendimenti obbligazionari e dei prezzi delle commodity.

I mercati degli asset rischiosi hanno iniziato il 2017 con lo stesso accento positivo di fine 2016, grazie a dati economici migliori e alle attese di una politica fiscale più espansiva. I trend d’investimento chiave nel corso degli ultimi mesi sono stati: prezzi dell’azionario più elevati, rendimenti obbligazionari più elevati, spread del credito più stretti, un dollaro più forte e una rotazione da una volatilità bassa verso un azionario più ciclico. Questi trend iniziati dopo il referendum sulla Brexit e addirittura rafforzatisi dopo le elezioni statunitensi, probabilmente continueranno.

Il 2017 sarà caratterizzato da una certa agitazione. Ad esempio, bisognerà capire se l’amministrazione Trump sarà in grado di rispettare le attese elevate in materia di tassazione oppure se trasformerà la retorica anti-globalizzazione in azioni più dannose. I rischi politici spunteranno di quando in quando, specialmente in Europa dove a partire da quelle del 15 marzo in Olanda ci sarà una fitta agenda di elezioni nei vari Paesi. Allo stesso tempo i Mercati Emergenti – che devono avere a che fare con un dollaro più forte e con tassi d’interesse statunitensi più elevati – potrebbero diventare sensibili a flussi di capitali negativi. Tutto questo potrebbe creare un po’ di volatilità sui mercati.

Guardando indietro al 2016 è necessario tenere a mente qualche elemento base per gli investimenti: l’importanza della diversificazione geografica, la copertura dai cambi valutari e, ancor più importante, aspettarsi l’inaspettato. Come nel 2016, anche nel 2017 ci sono moltissimi eventi da tenere d’occhio: le elezioni in Germania e in Francia, l’andamento della crisi bancaria in Italia, i primi passi dell’amministrazione Trump e il percorso di rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, per citarne alcuni.

E’ parte della natura umana sovrastimare la capacità di prevedere le cose: è importante quindi tentare di non commettere di nuovo questo errore anche quest’anno. Quindi, anziché tentare di prevedere il risultato di eventi binari, è meglio concentrarsi sull’identificazione di aziende in grado di generare flussi di cassa e di trarre beneficio da tendenze storicamente positive presenti sul mercato. La nostra soluzione per il 2017 è di puntare sulle opportunità d’investimento derivanti dall’inevitabile volatilità che ci attende.

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