Sorpresa dopo il Capodanno cinese: stretta monetaria di Pechino

A cura di Wings Partners Sim

Riprendono oggi le attività regolarmente in Cina, dopo la chiusura di una settimana per le festività legate al Capodanno Lunare, con la pubblicazione dell’indice manifatturiero PMI Caixin di gennaio che (al contrario della rilevazione ufficiale) delude le aspettative portandosi a 51, contro il 51,8 previsto ed il precedente 51,9. Questo dato indica che la riduzione dell’output industriale si sta concentrando su aziende di dimensioni medio-piccole, che meno facilmente possono sopportare shock esterni e risultano meno d’impatto agli occhi della popolazione che tagli all’output di grandi gruppi.

Nel frattempo la Banca Centrale cinese adotta a sorpresa una stretta monetaria, alzando i tassi d’interesse dei prestiti della Standing Lending Facility, dopo gli allentamenti alla vigilia delle festività del capodanno. La People’s Bank of China potrebbe dunque aver cambiato orientamento, da attendista per supportare la crescita, a controllo dell’inflazione e delle bolle speculative. Il costo delle operazioni repo viene alzato di 10 punti base per quelle a 7, 14 e 28 giorni, rispettivamente al 2,35%, 2,5% e 2,65%. Per i primi due è il primo rial-zo dei tassi dal 2013, mentre per le repo a 28 giorni l’ultimo rialzo risale al 2015.

La scelta di intervenire in questo momento è dettata da un calo delle necessità di liquidità in avvio di anno, che favorisce anche un rafforzamento dello yuan ma pesano in maniera negativa su titoli di debito e indici azionari (Shanghai chiude in calo oggi dello 0,5%).

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