Giappone: ancora una terra lontana per gli investitori

a cura di Richard Kaye, Gestore del fondo Comgest Growth Japan

Il 2016, per l’azionario giapponese, è stato caratterizzato da due periodi distinti. Un primo periodo, da inizio anno fino a luglio, ha visto il comparto finanziario sottoperformare pesantemente, per via dalla politica di tassi negativi adottata dalla Bank of Japan. Successivamente, si è verificato un trend improvviso, iniziato in estate e poi catalizzato dalle elezioni americane, caratterizzato dal rimbalzo dei titoli finanziari e da una corrispondente riallocazione settoriale, dato che gli investitori hanno preso coscienza che la normalizzazione della curva dei rendimenti era diventata fonte di crescita per i titoli bancari e assicurativi, i quali sono stati scambiati a multipli decennali bassi.

Il più grande partner commerciale del Giappone, gli USA, sembra essere destinato a cambiare direzione in modo radicale nel 2017. Il Primo Ministro Shinzo Abe è stato il primo leader ad incontrare Trump e si potrebbe pensare che gli interessi comuni dei due Paesi superino le differenze: priorità alle imprese, condivisa cautela verso la Cina e accettazione di un aggiustamento del tasso di cambio sulla scia della normalizzazione dei tassi di interesse americani. Il Giappone ha una delle amministrazioni del dopoguerra di più lunga durata in assoluto e presenta una continuità a livello politico che sta diventando insolita nei Paesi sviluppati. Il 2017 vedrà l’anniversario della politica dei tassi di interesse negativi e se i tassi attuali saranno mantenuti ci aspettiamo di vedere un netto deprezzamento dello Yen verso il dollaro e un’ulteriore diminuzione degli effetti dell’aumento dell’imposta sui consumi, almeno nel confronto anno su anno. Per un investitore stock picker di azioni quality growth come Comgest, è essenziale che la politica non ostacoli le grandi missioni specifiche delle società.

Il Giappone rimane un mercato poco coperto dalla ricerca e non ben compreso, principalmente a causa di venti anni di scarse performance. Lo stile di investimento di Comgest, focalizzato sulla crescita di qualità a lungo termine, dovrebbe continuare a consentire di identificare idee di investimento in grado di sovraperformare, anche su base globale. Potrebbe essere il caso sia di società con marchi tecnologici globali o domiciliati in Giappone, ma che generano la maggior parte della crescita all’estero, come ad esempio Keyence, o di società legate a specifici driver di cambiamento all’interno dell’economia domestica che non sono stati ancora notati da parte degli investitori esterni, come ad esempio Hoshizaki nelle attrezzature del settore della ristorazione.

Altri esempi delle recenti dinamiche di crescita delle partecipazioni nel portafoglio riguardano, tra gli altri, Relo Holding, fornitore leader di sistemi di gestione dei benefit aziendali, che ha confermato una crescita stabile e continua nell’outsourcing degli spazi aziendali, negli affitti di alloggi per il management e negli schemi dei benefit, anche attraverso l’integrazione delle attività acquisite. Il principale fornitore di abbigliamento online Start Today ha riportato una crescita dell’utile operativo del 70% per il trimestre luglio-settembre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’arricchimento del portafoglio di marchi e la crescita della spesa da parte dei clienti sembrano avere dato uno slancio alla sua crescita.

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