Investitori “scarichi” di Italia: il 14 febbraio il dato sul Pil

A cura di Intermonte Advisory e Gestione
Qualche importante evento macro a febbraio > a livello macro febbraio sarà relativamente «scarico». Oltre alle consuete riunioni delle banche centrali, ci sarà il gg 20 l’Eurogruppo per discutere delle regole di bilancio europee
Eventi principali per il mercato italiano > dal punto di vista macro l’evento principale sarà il dato sul PIL previsionale del 4° trim 2016/FY16 il 14 di febbraio. Il mese sarà invece particolarmente ricco di newsflow legato ai risultati aziendali, di numerosi investor day (Telecom Italia, Recordati, Ferragamo) oltre che ovviamente dominato dall’aumento di capitale di Unicredit che occuperà le prime 3 settimane del mese e che dovrebbe avere un impatto sulla liquidità del mercato/settore
La macro dovrebbe beneficiare di base di comparazione facile nei primi mesi del 2017 > ci aspettiamo nei primi mesi un proseguimento del trend favorevole che ha caratterizzato la macro degli ultimi 6 mesi
L’aumento di capitale di Unicredit visto un po’ come la «cartina di tornasole» per il sentiment sul settore bancario. riteniamo che il successo dell’aumento di capitale da 13 mld di euro, il più grosso mai lanciato in Italia, determinerà il sentiment sul settore. Le banche italiane continuano a sottoperformare quelle europee, che stanno beneficiando di uno scenario tassi più favorevole. Il successo di questo aumento di capitale, e la capacità del mercato di assorbire un tale «liquidity event» del mercato , sarà per noi l’evento più significativo del mercato nel prossimo mese
Posizionamento ancora molto scarico su Italia > la nostra analisi su investito e posizionamento sul mercato italiano non evidenzia significativi miglioramenti: l’Italia rimane ancora molto fuori dai portafogli internazionali
Il rally dei mercati emergenti di gennaio, confermato dalla ripresa dei consumi segnalata da diverse aziende nell’area Asia/emergenti, aumenta l’appeal per gli exporter > vediamo più interesse sul comparto consumer, compresi alcuni titoli del lusso, rispetto ad industriali ciclici che hanno già fin troppo beneficiato del «Trump rally»
Telecom meglio di utilities dopo la forte sottoperformance > i due settori continuano a soffrire del rialzo dei tassi. Rimaniamo pessimisti sul comparto obbligazionario quest’anno, ma preferiamo a margine il settore Telecom che ha un angolo M&A più interessante ed è maggiormente levereggiato ad una ripresa dei consumi domestici
Focus sulle mid-small caps > anticipando il prevedibile flusso in entrata dal lancio dei nuovi prodotti PIR, che indirizzeranno una parte degli investimenti su questo comparto, guardiamo con interesse a questo segmento che offre interessanti opportunità di investire su ottime aziende con una volatilità tipicamente più ridotta e una liquidità più che accettabile
Febbraio è un mese statisticamente neutrale: dopo la partenza falsa di gennaio si potrebbe finalmente tornare a fare meglio > la nostra attesa per una buona partenza nei primi mesi dell’anno è durata purtroppo solo 3 settimane, e nell’ultima di gennaio il mercato si è perso con gli interessi i buoni guadagni prima ottenuti.
La situazione economica rimane ancora abbastanza favorevole, la direzione delle stime sembra stare (finalmente!) migliorando e le valutazioni sono attraenti. Dall’altra parte resta il sempre presente rischio Italia a smorzare gli animi, ma non riusciamo a condividere lo scenario catastrofico sull’evoluzione dello scenario politico italiano che resterà per noi nel breve, come sempre, inconcludente. Riteniamo che un punto di svolta per il mercato potrebbe essere il superamento della prova Unicredit.

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