Frode Madoff – giovani Madoff crescono (terza parte)

Arthur G. Nadel, di Sarasota, Florida, continua a rimanere un fuggitivo. L’uomo la scorsa settimana ha lasciato un biglietto per i propri familiari, dicendo di essere nel mirino di qualcuno che lo voleva uccidere.

Da allora niente tranne i 350 milioni di dollari che si sarebbe lasciato alla spalle e che ora i suoi clienti vogliono indietro. Pochi giorni prima di sparire, Nadel avrebbe inoltre girato 1,25 milioni di dollari dai conti dei clienti verso un deposito segreto a lui intestato.

Nel frattempo le autorità di Borsa hanno bloccato tutti i conti e congelato gli asset delle due società co-gestite dal fuggitivo, Scoop Capital and Scoop Management; anche la moglie di Nadel starebbe collaborando con la polizia.
In totale sarebbero oltre 500 gli investitori coinvolti da questa ennesima truffa finanziaria.

Sempre per rimanere in Florida, a Boca Raton (nella foto uno degli alberghi della località balneare, buen ritiro di anziani benestanti provenienti da tutti gli Stati Uniti), l’investment manager Micheal Riolo sarebbe coinvolto in uno scandalo simile a quello di Nadel.

Il manager, che gestiva oltre 50 milioni di dollari, è scomparso dopo che tre investitori avevano fatto domanda per riscattare 1 milione di dollari.  Secondo le prime indagini, Riolo avrebbe creato un Madoff-Ponzi-Scheme attraverso due società a lui intestate, LaSalle International Clearing Corp. e Sterling Wentworth Currency Group.

Gli investitori, che da poco si sono resi conto che le società erano insolventi, hanno chiesto al giudice di congelare gli asset rimasti e inibirlo da qualsiasi attività di gestione.

SIMULA UN’INCIDENTE AEREO MA SENZA SUCCESSO

Conclude la carrelata dei ‘Giovani’ Madoff, Marcus Schrenker (nella foto sotto), 38 anni, businessman con il pallino per l’aviazione.

Il caso vuole che il consulente finanziario dell’Indiana, lo scorso 10 gennaio, avrebbe fatto precipitare il suo Piper Malibu mono-turbina nelle paludi della Florida, facendosi passare per morto.

In verità il giovane ‘stuntman’ si sarebbe buttato con il paracadute pochi minuti prima dello schianto (due aerei militari si sarebbero alzati in volo per intercettare il veivolo che però non presentava nessuno ai comandi) per poi fuggire con una motocicletta, noleggiata il giorno prima, e dirigersi verso l’Alabama.

La fuga è durata poco però (3 giorni) fino a quando i poliziotti, il 13 gennaio, hanno pizzicato Schrenker in un campeggio vicino a Tallahassee, dove stava cercando di togliersi la vita tagliandosi le vene.

Anche in questo caso, la messa in scena roccambolesca era spinta dal panico e la disperazione di aver creato un buco finanziario difficilmente rimediabile.

 


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