Bce, nessun tapering in vista nel 2017

di Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM

A gennaio, lo slancio economico dell’Eurozona si è rafforzato. In primo luogo, possiamo notare come il miglioramento delle indagini PMI indichi un momentum positivo costante dell’attività economica. Il PMI composite ha iniziato l’anno con dati solidi, grazie al supporto derivante dall’attività economica e dalla crescita della fiducia e degli impieghi. Nel dettaglio, il PMI manifatturiero è rimbalzato in maniera considerevole grazie, in parte, a una valuta più debole.

Osserviamo poi un incremento significativo dei nuovi ordini, delle esportazioni e dei dati relativi all’occupazione, mentre a livello geografico è stato registrato un miglioramento in Francia, Germania e Italia. Inoltre, il PMI per i servizi dell’Eurozona è rimasto invariato, pur mostrando un miglioramento in Irlanda, Spagna e Francia.

In secondo luogo, l’inflazione headline si è attestata all’1,8% a/a, principalmente per via dei prezzi dell’energia che sono saliti dell’8,1% rispetto all’anno precedente. Ciononostante, l’indice calcolato senza tener conto di energia e alimentari è rimasto stabile allo 0,9%, confermando la mancanza di un significativo trend al rialzo costante dell’inflazione core e la presenza di una dinamica dei salari ancora debole.

In particolare, la componente servizi è leggermente calata dall’1,25% all’1,20% per quanto riguarda la crescita annuale. Di conseguenza, riteniamo che l’inflazione headline nel 2017 probabilmente sarà vicina al target attuale della Bce sull’inflazione dell’1,3%, fattore che per quest’anno – a nostro avviso – non favorirà alcun tapering (rallentamento nel ritmo di acquisto di asset sul mercato) da parte della Bce.

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