Morningstar: “Emergenti sempre più importanti nelle scelte degli investitori”

A cura di Morningstar

I mercati emergenti sembrano non voler abbandonare la strada della crescita nemmeno nel 2017. I fondi raccolti nella categoria Morningstar dedicata ai paesi in via di sviluppo, nell’ultimo mese (fino all’8 febbraio e calcolato in euro), hanno guadagnato, in termini di performance, poco più del 3%. Un andamento sostanzialmente in linea con quello dell’indice Morningstar emerging markets.

“L’ottimismo degli investitori è alimentato dal miglioramento delle prospettive dell’economia globale, dalla stabilizzazione dei prezzi delle commodity e delle valute”, spiega Monika Dutt, analista di Morningstar. Sono tutti elementi che stanno contribuendo alla trasformazione degli emergenti da investimento satellite a centro di gravità dei portafogli”.

Stelle e rating
Tra i fondi di investimento venduti in Italia dedicati ai paesi in via di sviluppo con Star rating più alto, si è fatto notare Fideuram MS Equity New World (4 stelle, +5,22 in un mese). I dati aggiornati a fine dicembre 2016 mostrano che il gestore si concentra soprattutto sulle big cap con una predilezione per quelle del segmento growth, anche se non mancano posizioni di rilievo nel value e nel blend. A livello settoriale il sovrappeso viene dato ai materiali di base, ai beni di consumo ciclici e al comparto salute. Dal punto di vista geografico, le regioni preferite sono l’Asia e il Latam.

Tra i fondi con Analyst rating la performance migliore è stata quella di JO Hambro CM Global Emerging Markets Opportunities EUR B (Bronze, 3 stelle, +4,67%). “La costruzione del portafoglio nasce dall’analisi dei 23 paesi che formano il benchmark (Msci EM)”, spiega Lena Tsymbaluk, fund analyst di Morningstar in un report di ottobre 2016. “Due manager non sono molti per coprire un universo così vasto, tuttavia crediamo che questo sistema li aiuti a concentrarsi sulle idee migliori. Il risultato è un portafoglio piuttosto concentrato. Prima di effettuare un acquisto o una vendita verificano l’impatto che l’operazione potrebbe avere sul profilo di rischio complessivo. Il mandato che hanno gli consente una notevole libertà di azione. Di conseguenza i rischi possono essere piuttosto elevati”.

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