Report Operativo: monitoraggio posizioni su Intesa, Mediolanum e Ubi

Intesa Sanpaolo è inserita in un preciso trend rialzista iniziato dai minimi relativi del giugno 2016, quando il prezzo del titolo era crollato attorno a 1,53 euro in seguito alla brexit. Da allora Intesa Sanpaolo ha intrapreso un recupero che l’ha portata ad oscillare e consolidare attorno ai 2,00 euro per azione per tutto il corso del 2016 fino al mese di novembre. A dicembre il prezzo ha strappato al rialzo in sintonia con il resto del mercato, raggiungendo l’area 2,50 euro e toccando un massimo relativo a 2,588 nei primi giorni di gennaio 2017. La successiva correzione tra gennaio e febbraio ha riportato il prezzo di Intesa verso la parte inferiore del canale ascendente che definisce questa fase positiva di medio orizzonte temporale, e che transitava nei giorni scorsi tra 2,10 e 2,15 euro.

Nel Report Operativo n°175 mandato 6 febbraio ai nostri clienti si suggeriva di monitorare il titolo Intesa posizionandosi in acquisto al prezzo di 2,13 euro con stop loss sotto 2,06 euro e primo obiettivo 2,30 euro, poi 2,376 euro, livello al quale resta aperto un gap down dal 24 gennaio 2017. L’ordine di acquisto è entrato nella seduta del 8 febbraio scorso, quando il prezzo è sceso fino ad un minimo intraday di 2,078 euro, senza interessare dunque il nostro stop loss. Dopo qualche seduta di incertezza, con il prezzo che ha congestionato attorno a quota 2,15, tra ieri e oggi cominciamo a intravedere un rimbalzo più deciso delle quotazioni con il prezzo che sale a 2,22 euro. Siamo in profitto lordo del +3,75% e manteniamo con target a 2,30 euro posizionando a questo punto l’uscita sotto quota 2,18 euro, livello al quale bloccheremo un profitto minimo del +2,35% comunque vadano le cose.

Ubi Banca continua a salire anche nella seduta di oggi, in concomitanza con il gap up e il breakout della resistenza a 19200 punti del Ftse Mib, e si porta a ridosso dei 3,40 euro segnando un massimo intraday a 3,394. Al prezzo di 3,35 siamo in profitto lordo del +15,5% e manteniamo la posizione con tranquillità puntando ai 3,45 euro, livello che se dovesse essere raggiunto suggerirebbe la chiusura immediata della posizione con un profitto vicino al +19%. Teniamo conto che il movimento realizzato nelle recenti sedute si presenta come un pullback verso il supporto dinamico rialzista ceduto con la correzione del 6 febbraio. Spostiamo il trailing profit sotto quota 3,30 euro in modo tale  da bloccare un profitto lordo minimo del +13,8%.

Nel Report Operativo n°175 mandato 6 febbraio ai nostri clienti si suggeriva di monitorare UBI e di posizionarsi in acquisto sulla debolezza al prezzo di 2,90 euro, con stop loss sotto 2,80 euro, e obiettivi 3,15 in prima battuta, poi 3,45. Il segnale di acquisto è scattato con la correzione intraday di mercoledì 8 febbraio.

Banca Mediolanum supera la resistenza di brevissimo a 7,20 e sale a ridosso del nostro primo obiettivo a 7,25 euro. Attualmente siamo in profitto lordo del +4,1% (al prezzo di 7,25 euro). Se dovesse tornare sotto i 7,20 euro andremo a prendere profitto bloccando un gain minimo del +3,35% su questa operazione. Se dovesse confermarsi sopra 7,20 euro in chiusura, superando anche i 7,25 euro, ci potrebbe essere spazio di rialzo fino ai 7,48/52 euro. Seguiamo con attenzione.

Nel Report Operativo n°175 mandato 6 febbraio ai nostri clienti si suggeriva di monitorare Banca Mediolanum per tentare un acquisto sulla debolezza nella fascia di prezzo 6,95/7,00 euro, con stop loss sotto 6,75 euro e primo obiettivo 7,25 euro, poi 7,50. Il segnale di acquisto è entrato lo scorso 6 febbraio.

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