Frode Madoff – Giovani Madoff crescono (4° puntata)

Il ‘giovane’ manager di Sarasota, Florida, si è presentato spontaneamente all’FBI accompagnato da due avvocati.  Il vecchietto è stato così condotto nella prigione di Tampa, con tanto di manette e bracciali i piedi, dopo aver confessato i Davanti al giudice che  lo ha interrogato, Nadel avrebbe semplicemente detto “si, l’ho fatto” riferendosi alle accuse che gli venivano addebitate

Nel dicembre 2004, il patrimonio gestito da Nadel ammontava a 125 milioni di dollari, patrimonio sceso a 150,000 dollari secondo i dati dell’ultimo mese.

Nadel, responsabile della società di gestione Scoop Management, gestiva sei fondi hedge il cui patrimonio ammontava a 300 milioni di dollari secondo lo stesso Nadel ma in realtà solo un milione è stato trovato sui conti delle società.

Le accuse rivolte al gestore si riferiscono alla gestione dei fondi nel periodo 2004 fino allo scorso 14 gennaio, giorno in cui ha fatto perdere le sue tracce.

In una lettera lasciata dal manager alla moglie e trovata nei giorni della fuga, era scritto: “presto ti verranno bloccate tutte le vie di accesso ai conti – riporta la missiva trovata da uno dei dipendenti del gruppo – devi utilizzare il trust costituito a tuo beneficio quanto prima possibile”.


NUOVO PONZI SCHEME A NEW YORK

A far compagnia a Nadel, un altro esponente interessante della finanza newyorchese, Nicholas Cosmo, 37 anni, (nella foto) arrestato ieri sera con l’accusa di aver architettato una frode piramidale e sottratto circa 380 milioni di dollari a oltre 1500 investitori.

Cosmo è il Ceo di Agape World, società specializzata nel credito commerciale.

La cosa che desta scalpore in questa ennesima frode finanziaria è il profilo delle persone coinvolte. Cosmo infatti non è del tutto ‘sconosciuto’ alla legge americana. Il giovane, in passato, ha avuto diversi trascorsi con la giustizia americana, fatti che si riferiscono al 1999 quando si fece 21 mesi di carcere per essere stato coinvolto in un giro di soldi che vedeva la partecipazione anche della famiglia Gambino.

La famiglia Gambino, una delle prime realtà della mafia newyorchese, infatti, avrebbe anticipato 139 mila dollari al trader che aveva un debito con la famiglia Genovese. Due ex associati della famiglia Genovese (ora nel programma di potezione dei testimoni dell’FBI) incontrarono Cosmo verso la fine degli anni novanta; all’epoca il trader era impegnato nel business delle costruzioni oltre ad essere un accanito giocatore d’azzardo e aveva un debito di 139mila dollari proprio verso la famiglia Genovese. Ad un certo punto della vicenda, un membro della famiglia Gambino si offrì di pagare parte del debito liberando Cosmo dalle ‘pressioni’ dei Genovesi…

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