Piazza Affari ha spazio ulteriore di crescita: i titoli da monitorare

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 2 marzo 2017

L’indice Ftse Mib si è riportato sui massimi di metà febbraio dando una bella spallata al movimento laterale delle ultime sedute. Cosa si aspetta nel breve?

L’indice Ftse Mib ieri ha dato vita a un corposo rimbalzo e tecnicamente sembra aver completato la formazione di un triplo minimo a ridosso del supporto statico posto a quota 18.500 punti. Questa formazione tecnica ha portato ad una decisa inversione di rotta e ieri si è avuta la conferma con l’incrocio al rialzo a quota 19.175 della media mobile a 50 sedute.
Questo generale un ulteriore segnale di rialzo con possibilità di assistere ad un allungo dei corsi verso il massimo da inizio anno a 19.790/19.800 punti, toccati all’inizio e alla fine di gennaio. Il Ftse Mib ha spazio di crescita almeno dal punto di vista tecnico anche perchè gli indicatori sono ancora molto distanti dalla zona di ipercomprato tecnico. Il prossimo cruciale test dell’indice si avrà a quota 19.800 punti e lì dovrà dare vita ad una fase di consolidamento laterale se vorrà continuare a salire in modo duraturo. In seguito il Ftse Mib potrebbe tornare ad attaccare la soglia dei 20.000 punti e a chi volesse aprire posizioni long ora suggerisco di fissare uno stop loss al di sotto della soglia dei 19.000 punti, anche perchè in ottica di brevissimo termine oggi non saranno da escludere piccole prese di beneficio.

Nel settore bancario come valuta l’attuale impostazione di Mediobanca e di Ubi Banca? Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Mediobanca sta beneficiando di un rimbalzo tecnico dopo il test del 27 febbraio del supporto dinamico ascendente a quota 7,26 euro. I corsi ieri hanno superato la media mobile a 21 giorni a 7,8 euro e ora si apprestano ad allungare verso quella a 50 sedute che passa in area 8 euro. Oltre a questi due ostacoli il titolo potrebbe allungare e tornare in prima battuta a 8,385 euro prima e in direzione degli 8,5 euro in seguito, per poi attaccare la soglia dei 9 euro, massimo segnato a fine gennaio.
A chi volesse acquistare suggerisco di fissare uno stop loss a 7,5 euro, sotto cui si avrà un’inversione ribassista non da poco con la violazione del supporto dinamico di medio termine.

Ubi Banca è ben impostato per un ulteriore allungo dopo aver incrociato ieri le media mobili a 21 e a 50 giorni a 3,07 euro. Un altro fattore importante è dato dal fatto che gli oscillatori e gli indicatori tecnici sono distanti dalla zona di ipercomprato per cui c’è ancora spazio di crescita, senza dimenticare che gli scambi stanno aumentando con decisione al di sopra della media mensile. Questo scenario potrebbe spingere il titolo in prima battuta in area 3,25/3,4 euro e più in là nel tempo a 3,5 euro, per poi spostare l’attenzione sui massimi di gennaio a 3,75 euro.
Lo stop loss per eventuali operazioni long su Ubi Banca è da posizionare sul minimo di ieri a 2,93 euro, dove transita il supporto dinamico ascendente di brevissimo termine.

Ieri Moncler ha dato vita ad un forte rialzo dopo i conti del 2016. Consiglierebbe l’acquisto del titolo sui livelli attuali?

A chi ha Moncler già in portafoglio suggerisco di prendere beneficio, mentre a chi è fuori consiglio di attendere che venga chiuso il gap lasciato aperto ieri a 18,04 euro.
Moncler non è riuscito per ora a confermare il superamento della resistenza statica di lungo termine a quota 19 euro. I volumi sono quintupli rispetto alla media mensile, ma il mio suggerimento è di approcciare il titolo con molta cautela ora.

Saipem continua a mostrare debolezza rispetto al mercato. Quali indicazioni operative ci può fornire per questo titolo?

Saipem ha tenuto molto bene il supporto dinamico di medio termine a 0,4 euro e in seguito ha iniziato a rimbalzare. Il vero test ci sarà a 0,45 euro, dove coincidono la media mobile a 21 sedute e la resistenza statica di medio termine.
Sopra quota 0,45 euro il titolo potrebbe avviare una credibile inversione di rotta, con obiettivi a 0,5 euro e a 0,52/0,55 euro in seguito, avendo cura di fissare uno stop loss sotto quota 0,4 euro.

Ci sono altri titoli che vuole suggerirci a Piazza Affari?

Stiamo seguendo Banca Generali che dopo una fase ribassista nell’ultima settimana di febbraio sembra dare qualche segnale di ripresa con volumi in aumento e a differenza di altri non è ancora salito così tanto.
Il vero segnale di acquisto si avrà sopra i 23,7 euro, area dove coincidono al momento le medie mobili a 21 e a 50 giorni. Oltre questo ostacolo avremo dei target a 25,25 euro e a 26,2 euro, oltre cui si guarderà alla soglia dei 28 euro.

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