Nel Ftse Mib si può ancora fare shopping. Ecco con quali titoli

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 30 marzo 2017

La scorsa settimana aveva affermato che una prosecuzione dell’uptrend si sarebbe avuta con la rottura dei 20.250 punti di Ftse Mib. Ora che questo livello sembra essere superato, quali sono gli scenari nel breve?

Sembra che il Ftse Mib abbia buone chances dal punto di vista tecnico per continuare nell’uptrend iniziato a fine febbraio dopo il triplo minimo disegnato intorno ai 18.500 punti.
Al rialzo i prossimi obiettivi sono individuabili in ottica di brevissimo termine a 20.500 punti e in seguito a 20.750 e a 21.000 punti. L’indice Ftse Mib non è ancora in ipercomprato, anzi mantiene una sufficiente distanza da questa zona nonostante la recente risalita, e questo gli permette di poter fare ancora bene. La soglia di attenzione che segnalo è quella dei 20.250 punti che rappresenta un supporto dinamico non solo di breve, ma anche di medio termine. Al di sotto di questo livello potremmo assistere ad una correzione verso i 20.000 punti prima e in seguito in direzione dei 19.860 punti. Con una flessione oltre tale soglia la situazione potrebbe diventare abbastanza pesante per i rialzisti perchè si potrebbe profilare un’inversione, con conseguente fine dell’uptrend, visto che a 19.860 punti passa la media mobile a 21 sedute e quindi ritengo sia abbastanza critica la violazione della suddetta soglia.
La mia view resta positiva perchè il Ftse Mib sta salendo abbastanza lentamente, quindi in modo “sano”, senza registrare eccessi.

Nella seduta di ieri tra i bancari Ubi Banca e Banco BPM hanno messo a segno le migliori performance. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Ubi Banca si sta muovendo in un canale rialzista all’interno del quale i corsi effettuano oscillazioni via via sempre meno ampie. Si sta un po’ affievolendo l’ascesa del titolo anche perchè i volumi sono progressivamente più bassi, per cui inviterei a fare molta attenzione.
Solo con conferme al di sopra dei 3,55 euro conquistati ieri in chiusura di sessione, potremmo assistere ad allunghi verso i 3,75/3,85 euro. Sotto i 3,45 euro Ubi Banca avrebbe un primo obiettivo a 3,25 euro e un target successivo a 3,1 euro, oltre cui si guarderà alla soglia dei 3 euro.
Per questo titolo sarei più propenso a credere in una inversione di rotta, viste la contrazione dei volumi in ascesa e le oscillazioni sempre meno ampie del titolo.

Banco BPM diversamente da Ubi Banca ha già iniziato a rompere il supporto dinamico ascendente a 2,704 euro, livello violato ieri nell’intraday. Un ritorno al di sotto di tale soglia potrebbe comportare un’ulteriore correzione dei corsi verso i 2,58 euro, dove coincidono le medie mobili a 50 e a 21 giorni. Sono scettico in merito alla possibile prosecuzione del rialzo che sarebbe plausibile solo con il superamento di quota 2,8 euro e target successivo a 3 euro.
Con la rottura dei 2,7 euro avremo un primo target a 2,58 euro e più in basso a 2,5/2,4 euro.

Come valuta gli spunti positivi offerti nelle ultime sedute da Tenaris e Saipem? Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Dal punto di vista tecnico Tenaris dopo aver incrociato al rialzo la media mobile a 21 giorni a quota 15 euro, ieri a 15,7 euro ha incrociato l’analoga media a 50 sedute.
Un bel movimento che ha spinto i corsi a superare la soglia dei 16 euro e soprattutto la trendline discendente che da fine gennaio aveva incastrato le quotazioni in un canale ribassista. Se sarà confermata la rottura dei 16 euro avremo come primo obiettivo l’area compresa tra i 17 e i 17,45 euro e in secondo luogo il titolo potrebbe andare a segnare nuovi massimi di periodo tra i 17,45 e i 18 euro, per poi salire fino ai 18.3 euro.
A chi volesse acquistare Tenaris suggerisco di fissare uno stop loss sotto 15,7 euro.

Saipem dopo aver ballato per una settimana e mezzo intorno al supporto statico di 0,4 euro, tre sedute fa ha incrociato al rialzo a 0,41 euro la media mobile a 21 sedute, oltrepassando la trendline discendente che impediva ai corsi di intraprendere un credibile trend rialzista da inizio anno. Questo movimento, vista la ancora ampia distanza dalla zona di ipercomprato, a mio parere ha tutte le carte in regola per proseguire e riportare Saipem in prima battuta a quota 0,45 euro e poi a 0,485 euro, oltre cui si guarderà alla soglia di 0,52 euro più in là nel tempo, avendo cura di fissare uno stop loss sotto 0,41 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Segnalo Cerved che sta nuovamente rialzando la testa dopo aver testato in area 9 euro il supporto statico di breve, nonchè supporto dinamico di medio termine e ora sta cercando di invertire la rotta. Il titolo potrebbe disegnare un movimento a V di breve con primo obiettivo in area 9,5 euro e con target successivo a 9,83/9,85 euro, corrispondente al massimo storico. Più in là nel tempo Cerved potrebbe anche superare questa soglia e arrivare a segnare nuovi top oltre quota 10 euro. A chi volesse acquistare suggerirei di fissare uno stop loss sotto quota 8,95 euro, dove passa al momento la media mobile a 21 sedute. Sotto questo livello si profilerebbe la continuazione della correzione iniziata dopo il massimo a 9,83 euro, con obiettivi a 8,5/8,4 euro nel breve.

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