Antiriciclaggio, a rischio servizi per oltre 29 milioni di italiani

a cura di AIIP

L’Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta
Elettronica, rappresentata dal Presidente Maurizio Pimpinella, ha preso parte all’audizione
indetta dalle Commissioni Riunite Giustizia e Finanze del Senato, presso l’Ufficio di Presidenza, in
merito allo schema di decreto legislativo (Atto del Governo n. 389) di attuazione della IV direttiva
europea in materia di antiriciclaggio. Erano presenti, tra gli altri, le Senatrici ed i Senatori
Bonfrisco, Albertini, Airola, Carraro, Marino e Giovanardi.
L’Associazione ha ritenuto indispensabile sottolineare che l’indebolimento dell’efficienza dei
sistemi di pagamento potrebbe determinare ripercussioni negative sull’intero territorio
nazionale, a discapito dei cittadini e della cashless society: ciò che l’Associazione non
condivide sono le misure eccessivamente restrittive varate dall’esecutivo senza tenere conto
delle esenzioni prescritte dal legislatore europeo per determinate operazioni la cui soglia di importo
è considerata tale da non ingenerare rischi, ritenendole sbilanciate a danno delle imprese, della
rete distributiva e soprattutto dei cittadini.
Particolare attenzione è stata posta al canale di prossimità, attraverso cui i cittadini possono
effettuare semplici operazioni quotidiane, quali ad esempio il pagamento di bollette e tributi.
Sono operazioni, naturalmente, che si svolgono con semplicità ed estrema sicurezza. L’ampia
capillarità di questo canale ha messo a disposizione di tutti i cittadini una rete di circa 60 mila
esercizi – contando solo i top player del settore, diventando un autentico punto di riferimento
per gli italiani.
L’ultima ricerca di mercato commissionata dall’Associazione nel gennaio 2017 mostra come il
numero di italiani che fruisce dei servizi di pagamento nei punti di vendita di prossimità
è di circa 29,1 milioni, approssimativamente il 66% degli italiani adulti. Di questi, circa 17
milioni, dunque un 39%, sono utilizzatori abituali di tale canale. Oltre 7 milioni di
italiani utilizzano il canale di prossimità per effettuare ricariche (o attivazioni) di
carte prepagate, e di questi una componente rilevante ha individuato nel canale di prossimità il
canale elettivo per questo tipo di operazioni. Circa 14 milioni di italiani utilizzano questo
canale per pagare il bollo auto. In definitiva, il canale di prossimità è il secondo
utilizzato dopo Poste, in termini assoluti.
Proprio le ricariche di carte prepagate hanno contribuito alla diffusione dell’utilizzo della
moneta elettronica – aumentando i livelli di sicurezza degli esercizi, e dunque ad un
incremento della tracciabilità, identificando flussi un tempo ascrivibili al contante: tutto questo
si traduce in un innegabile vantaggio per i controlli in termini di antiriciclaggio e lotta al
finanziamento del terrorismo. In questo frangente, il ruolo di tutti i Prestatori di Servizi di
Pagamento è fondamentale in coordinato con gli enti di controllo preposti.
L’A.I.I.P. si auspica che il recepimento della normativa avvenga conformemente ai seguenti
suggerimenti:
• Recepire le esenzioni già prescritte dal legislatore europeo per determinate operazioni, la
cui soglia di importo è considerata tale da non ingenerare rischi. Una soluzione ottimale in
tal senso potrebbe essere quella che individua nelle operazioni di importo non superiore a Euro 1.000 la fascia di esenzione dagli obblighi di identificazione e verifica,
così da non creare eccessivi irrigidimenti del sistema che potrebbero portare ad un diffuso
ritorno nell’uso del contante.
• Consentire l’utilizzo delle prepagate corporate card, favorendone l’impiego
nell’attività di impresa a condizione che le stesse siano ricaricate dall’azienda interessata
esclusivamente con fondi propri e tramite bonifico bancario e che siano utilizzate dai
relativi dipendenti esclusivamente per sostenere spese connesse all’esercizio dell’attività
dell’azienda.
• Esentare dagli obblighi di adeguata verifica e di identificazione della clientela tutte quelle
operazioni di pagamento che non presentano concreti rischi di riciclaggio o
finanziamento del terrorismo. Nello specifico, si tratterebbe di sottrarre all’applicazione
dell’adeguata verifica tutte le operazioni di pagamento relative a tributi, a somme dovute a
titolo extratributario alle Pubbliche Amministrazioni o per la fruizione di pubblici
servizi, all’acquisto di beni e servizi di interesse generale, quali, a titolo esemplificativo, la
biglietteria per trasporti, l’acquisto di biglietti per eventi, e i pagamenti relativi a
contratti di fornitura di energia elettrica, gas e acqua o contratti di assicurazione RC auto.
• Bilanciare scrupolosamente le esigenze dei cittadini legate alla sicurezza – senza
compromessi – con quelle del mercato italiano in armonia con il quadro normativo
europeo è un compito imprescindibile per l’A.I.I.P., la quale ha rinnovato la sua
disponibilità per ulteriori confronti in materia ed approfondimenti ulteriori rispetto alle
proposte già avanzate.

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