Piazza Affari: ancora via libera ai rialzi. Ecco su quali titoli puntare

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 5 aprile 2017

L’indice Ftse Mib ieri si è fermato esattamente sul supporto dei 20.250 punti di cui aveva parlato nell’ultima intervista. Quali sono le sue previsioni nel breve a Piazza Affari?

Dal punto di vista tecnico il Ftse Mib è inserito in un canale ascendente di breve termine iniziato a fine febbraio scorso. Nella seduta di martedì l’indice si è mantenuto al di sopra dei 20.025 punti, livello dove transita la media mobile a 21 periodi. In seguito i corsi hanno tentato un recupero al di sopra del livello dei 20.250 punti. L’impostazione tecnica per me resta rialzista e in quest’ottica i prossimi obiettivi sono individuabili a 20.540/20.550 punti prima e in seguito a 20.800 punti, oltre cui si guarderà alla soglia psicologica dei 21.000 punti, senza escludere ulteriori allunghi fino ai 21.250/21.300 punti. Al raggiungimento di questi livelli sarebbe auspicabile un consolidamento laterale che consentirebbe agli indicatori e agli oscillatori tecnici di allontanarsi dal territorio di ipercomprato.
A chi volesse impostare una strategia long sul Ftse Mib suggerirei di fissare uno stop loss molto rigido alla violazione dei 20.025 punti.

Tra i bancari ieri Unicredit ha guadagnato terreno, mentre si è mostrato debole Intesa Sanpaolo. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Unicredit martedì ha dato vita ad un rimbalzo dal supporto statico di breve termine posto a quota 13,78 euro. Fino a quando il titolo non confermerà l’incrocio al rialzo con la media mobile a 21 giorni che passa a quota 14,3 euro, livello dove transita al momento anche la trendline discendente di breve termine, non vedo la possibilità di ulteriori allunghi. Oltre i 14,3 euro Unicredit potrebbe riprendere a salire e tornare in primis in area 15 euro e poi a 15,5 euro, oltre cui si spingerà fino ai 16/16,3 euro.
A chi volesse acquistare il titolo suggerisco di fissare uno stop loss sotto i 13,78 euro di cui ho parlato prima.

Anche Intesa Sanpaolo martedì ha dato vita ad un rimbalzo dopo il test della media mobile a 21 sedute che al momento passa a 2,49 euro. Anche in questo caso però fino a quando i corsi non confermeranno il superamento a quota 2,56 euro della resistenza statica di breve non vedo la possibilità di ulteriori rialzi. Al di sopra dei 2,56 euro i successivi target si possono individuare a 2,78 euro in prima battuta e a quota 2,9 euro in seguito. Per un’operatività long su Intesa Sanpaolo consiglio di adottare uno stop loss a 2,45 euro.

Fca continua a mostrare un andamento debole, allontanandosi dall’area dei 10 euro. Come valuta l’attuale impostazione del titolo?

Fca sta pagando pegno ai dati sulle immatricolazioni negli Stati Uniti con riferimento al mese di marzo, quando c’è stata invece una robusta performance in Italia. Dal punto di vista tecnico mi sentirei di essere positivo su Fca anche perchè i corsi hanno rallentato la corsa al ribasso in prossimità del supporto a 9,525 euro. Da questo livello potrebbe a mio avviso partire un rimbalzo soprattutto se favorito da un allungo dell’intero mercato. Al rialzo i prossimi obiettivi per il titolo si possono individuare a 10,31 euro prima, dove passa la media mobile a 50 periodi e in seguito sotto la soglia degli 11 euro, senza escludere target più generosi a 11,5/11,75 euro.

Eni si mantiene al momento al di sopra dei 15 euro, aiutato anche dal rialzo dei prezzi del petrolio. Quali strategie ci può suggerire per questo titolo?

Eni al pari del Ftse Mib è graficamente inserito in un canale ascendente che però in questo caso è iniziato nella seconda settimana di febbraio, quindi è un po’ più di lunga durata rispetto a quello dell’indice.
Nella seduta di martedì scorso il titolo ha avvicinato, senza però violarla, la media mobile a 14 periodi a 14,95 euro, proseguendo così nell’uptrend di fondo, il tutto accompagnato da volumi in aumento. Al rialzo i prossimi obiettivi li possiamo individuare tra quota 15,8 e 16 euro in primis e in seguito a 16,3 euro, oltre cui si sposterà lo sguardo sulla fascia di prezzo compresa tra i 16,7 e i 17,3 euro.  A chi volesse acquistare ENI suggerisco di fissare uno stop loss sotto i 14,95 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Nel segmento Star sto seguendo Centrale del Latte d’Italia che si è appoggiato sulla media mobile a 21 giorni che transita a 2,92 euro, da cui ha avviato un rimbalzo, oltrepassando la soglia dei 3 euro.
Questo movimento conferma il canale rialzista iniziato a fine gennaio scorso e che nelle prossime sedute potrebbe consentire un ulteriore allungo del titolo verso i 3,2 euro prima e successivamente oltre la soglia dei 3,4 euro.
L’apertura di posizioni long su Centrale del Latte d’Italia andrà corredata da uno stop loss sotto 2,92 euro.

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