Wall Street cerca di ritrovare ottimismo

Francesco Palmisano Head of sales EXANTE

L’S&P500 chiude la settimana appena trascorsa in lieve calo, ma comunque in recupero dopo i ribassi che hanno caratterizzato la giornata di mercoledì, con la pubblicazione dei verbali della Fed che hanno generato delusione tra gli investitori; in chiusura il Future S&P500 a scadenza Giugno registrava infatti un calo di circa lo 0,3%, a 2.346 punti.

A gettare incertezza sullo scenario attuale sono state le dichiarazioni di alcuni membri della Fed, che hanno paventato il rischio di un mercato azionario in bolla, con i prezzi delle azioni a loro avviso troppo alti rispetto all’andamento reale dell’economia, trainati di recente più da prospettive fiscali accomodanti e di tolleranza del rischio piuttosto che da aspettative di crescita dell’economia.

A riportare un po’ di ottimismo ci ha pensato la pubblicazione dei dati macro nella giornata di venerdì, non tanto con gli attesi Non farm Payroll, ossia i nuovi posti di lavoro creati nel settore extra agricolo, dai quali ci si attendeva un incremento di 219.000 unità anziché i 98.000 attuali; ciò che ha stimolato il recupero dei prezzi è stato il dato sulla disoccupazione, che a sorpresa è scesa dal 4,7% al 4,5%.

Nonostante il quadro di incertezza, con l’S&P500 in ribasso di oltre il 2% da inizio Marzo, primo ritracciamento di tale portata dall’elezione di Trump nel novembre scorso, la prospettiva resta per ora rialzista; il range di breve termine è compreso tra 2.338 e 2.365, con i prezzi che stanno trovando un valido supporto in area 2.340, livello che ha frenato la discesa e che viene per ora acquistato tenendo a galla il mercato.

A livello operativo la strategia intraday resta pertanto quella di cercare pattern rialzisti in area 2.340-2337 punti, a supporto di entrate long con target 2.365 ed in estensione 2.380.

 

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