Segnali sullo Stoxx 600 con un occhio alle elezioni francesi

A cura di Vontobel Certificati
L’attesa per le elezioni presidenziali francesi è giunta alle battute finali. Mancano ormai meno di cinque giorni all’evento che potrebbe rappresentare la chiave di volta per l’economia dell’intera Eurozona. L’esito finale è tutt’altro che scontato, con i 4 principali candidati appaiati nei sondaggi. Nelle ultime due settimane le stime hanno visto l’ascesa di Jean-Luc Mélenchon, il candidato della sinistra alternativa, che a partire da marzo ha guadagnato 6 punti percentuali nei principali sondaggi.
Secondo Bloomberg Mélenchon, leader di France Insoumise (Francia Indomita), avrebbe superato per la prima volta il candidato repubblicano François Fillon con il 18% di preferenze contro il 17 per cento. Gli analisti ritengono che l’ascesa di Mélenchon determinerà una dosa ancora maggiore d’incertezza all’interno della corsa all’Eliseo. In questo quadro rimangono da valutare alcune variabili macroeconomiche che potrebbero essere influenzate alla luce del risultato delle urne.
L’economia francese nel primo scorsi di 2017 ha generato segnali eterogenei che il mercato ha interpretato in maniera mista. Se da un lato i dati Pmi su manifattura e servizi sono cresciuti ben oltre la soglia dei 50 punti, attestandosi su livelli che non si vedevano da più di 2 anni, dall’altro la produzione industriale del mese scorso ha mantenuto il segno meno rispetto al dato di febbraio corroborando la debolezza dei dati relativi ai consumi al dettaglio, scesi nuovamente sotto i 50 punti.
L’insieme di questi elementi non ha scalfito il giudizio di Standard and Poor’s che ha lasciato invariato il proprio outlook sul Paese, intravedendo rischi bilanciati sul rating di lungo termine. Nello scenario di base tracciato dall’agenzia rimane probabile che il prossimo governo in Francia continui o addirittura acceleri l’attuale ritmo di riforme. Dunque a meno di cinque giorni dal primo turno la Francia si ritrova praticamente con quattro candidati con uno scarto minimo l’uno dall’altro, scenario che rende aperto a qualunque risultato l’esito finale delle elezioni.
Aprile è partito sopra le righe per l’indice Stoxx Europe 600, con le quotazioni giunte sui massimi da 15 mesi a ridosso della coriacea resistenza statica e psicologica a 380 punti, livello che osteggia i corsi del basket dal dicembre del 2015. La dinamica rialzista dell’indice ha avuto inizio a dicembre 2016 ed è stata accompagnata nel corso del primo trimestre dalla creazione di un supporto dinamico espresso sul grafico giornaliero dalla trendline che unisce i minimi del 9 novembre e 22 marzo.
L’insieme di questi elementi ha corroborato il segnale di acquisto generato con la candela del 6 dicembre, quando cioè le quotazioni hanno violato le resistenze dinamiche disegnate con i top decrescenti del 5 settembre e 24 ottobre 2016. In questo quadro, nuovi long a 380 punti avrebbero stop a 377 e target a 390 punti, mentre strategie short potrebbero prevedere ingressi a 382 punti, con target a 370 e stop a 385 punti.
Strategia Long Prodotto: certificato Vontobel Leva Fissa 7X Long su Stoxx Europe 600 (codice Isin DE000VN9AS94).
Strategia Short Prodotto: certificato Vontobel Leva Fissa 7X Short su Stoxx Europe 600 (codice Isin DE000VN9ATB6).

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