Bmo presenta i risultati del 13° “Esg Annual Report”

Ancora una volta le politiche di remunerazione dei vertici aziendali saranno al primo posto nell’agenda degli investitori durante la stagione assembleare 2017. Questa la principale conclusione della tredicesima edizione della Relazione Annuale sugli Investimenti Responsabili di BMO Global AM, pioniere nel campo degli investimenti responsabili e tra i primi firmatari dei Principi di Investimento Responsabile promossi dalle Nazioni Unite (UN PRI).

Il rapporto esamina i risultati delle attività di partecipazione attiva (engagement) che BMO Global AM ha intrapreso nel 2016 con oltre 700 società di 52 Paesi su temi ambientali, sociali e di governance aziendale, nella convinzione che una sana gestione di questi fattori possa aiutare a ridurre i rischi e supportare le performance delle società di lungo periodo. In Italia, BMO ha condotto 30 azioni di engagement con 15 società su un ampio ventaglio di temi.

BMO ha all’attivo nel 2016 più di 93.000 votazioni in 9.000 assemblee degli azionisti in 73 Paesi in tutto il mondo. Di queste, il 52% delle votazioni in materia di remunerazione dei vertici aziendali (44% nel 2015) ha visto il gestore canadese votare “contro” le proposte del management. Inoltre, per la prima volta, nella Relazione è stata tenuta traccia di come l’attività di engagement abbia contribuito allo sviluppo di condizioni di lavoro dignitose, alla tutela ambientale, ma anche per la pace, la giustizia e la promozione di istituzioni solide in linea con i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile sviluppati dalle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals).

“La remunerazione continua ad attrarre significativa attenzione sia da parte della comunità finanziaria sia dall’opinione pubblica. Nel corso del 2016, abbiamo usato il nostro voto per mandare un chiaro segnale ai consigli di amministrazione e al management delle società nelle quali riscontriamo un disallineamento tra la retribuzione e i risultati aziendali di lungo termine”, ha commentato Vicki Bakhshi, Head of Governance and Sustainable Investment di BMO Global Asset Management (EMEA).

“Nel complesso, gli investimenti responsabili continuano a guadagnare slancio, soprattutto grazie alla crescente consapevolezza che tenere in considerazione tematiche ESG non inficia il rendimento degli investimenti di lungo periodo. Questioni come la corporate governance, così come gli standard di lavoro e ambientali non sono solo questioni etiche ma anche finanziarie. Guardando al futuro, vediamo che l’attenzione degli investitori responsabili sta passando dalla valutazione dei rischi a quella delle opportunità e dell’impatto positivo delle società sull’ambiente e sulla società. Le nostre attività di partecipazione attiva, nel lungo periodo, hanno ottenuto come risultato l’adozione da parte delle aziende dei nostri suggerimenti contribuendo così ad una riduzione dei rischi ESG dei loro business. Nel 2016, abbiamo registrato 191 casi di cambiamento aziendali che noi consideriamo pietre miliari.”, ha concluso Vicki Bakhshi.

BMO Global AMt ha una lunga e consolidata tradizione nell’investimento responsabile sin dal lancio del primo fondo europeo nel 1984, e che include oggi una gamma diversificata di prodotti e servizi responsabili tra cui fondi comuni azionari e obbligazionari e il servizio altamente distintivo di engagement e voto (REO®), a supporto di un approccio coerente e trasparente all’azionariato attivo degli investitori istituzionali. Con questo servizio BMO GAM ha intrapreso azioni di voto ed engagement per investitori istituzionali che rappresentano un patrimonio di oltre 118 miliardi di euro.

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