Macron mette il turbo alle Borse e all’euro

Questa volta i sondaggi non hanno sbagliato e il mercato sembra apprezzare. Dopo i cigni neri del 2016, con Brexit e l’elezione di Donald Trump, la netta affermazione nel primo turno delle elezioni francesi di Emmanuel Macron, in vantaggio di oltre due punti percentuali sull’antieuropeista Marine Le Pen, rassicura in vista del secondo turno di voto del 7 maggio il mercato: ne sono stati segno stamane il rafforzamento dell’euro, l’allentarsi delle tensioni sullo spread tra titoli di stato francesi e bund tedeschi e il ritorno verso gli asset di rischio, con un progresso significativo stamane in particolare proprio per la borsa di Parigi, nonchè sul Ftse Mib.

I risultati del voto

Emanuel Macron, 39enne liberalprogressista ed filo-europeista, si è aggiudicato la prima fase della corsa per l’Eliseo con il 23,75% dei voti davanti alla candidata dell’estrema destra Marine Le Pen, che con il 21,53% si attesta in seconda posizione ma non ottiene il successo sperato e arretra anche rispetto alle ultime elezioni regionali (27%).

Secondo una nota di Eurasia Group, per avere qualche chance di vittoria Le Pen avrebbe dovuto raggiungere una percentuale intorno al 28% o si sarebbe dovuta registrare un bassa affluenza al voto, e nessuna delle due condizioni si è verificata.

Fuori dai giochi il gollista Fillon (19,9%) e il candidato dell’estrema sinistra Mélenchon (19,6%), che sono rimasti sotto il 20%, mentre si conferma il crollo dei socialisti, con Benoit Hamon fermo poco sopra il 6% delle preferenze.

A rafforzare le speranze di vittoria di Macron in vista del rush finale anche il pronto endorsement di Socialisti e Repubblicani: sia Fillon che Hamon hanno già dato indicazione ai loro elettori di votare Macron al secondo turno.

Sale l’euro, arretra l’oro

ll primo effetto visibile sui mercati finanziari è stato il rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro.
A ridosso delle notizie sui risultati del voto, la moneta comune si è avvicinata verso l’area 1,09 nel confronto col dollaro guadagnando quasi il 2% (ora a 1,08475), il massimo rialzo intraday da novembre, mentre l’apprezzamento dell’euro sullo yen è arrivato a quota 119,50.

Effetti immediati anche per il mercato obbligazionario, con i titoli francesi a dieci anni che hanno recuperato terreno contro i bund tedeschi scendendo verso i 45 punti base, mentre sul fronte dei beni rifugio ha registrato un arretramento l’oro, sceso fino a 1266 dollari l’oncia.

Anche gli indici azionari hanno risposto positivamente alle notizie provenienti dalla Francia: dopo la buona reazione delle piazze asiatiche, che con l’eccezione cinese ha messo a segno buoni guadagni – in Giappone, il Nikkei 225 ha chiuso la seduta con un rialzo dell’1,4% a 18875 punti – hanno festeggiato in apertura tutte le principali borse europee: bene soprattutto la borsa di Parigi, dove l’indice Cac40 ha avviato le contrattazioni con un rialzo di oltre 4 punti percentuali, ma fanno bene anche Londra (+1,6%), Francoforte (+2,27%) e Milano, dove l’indice Ftse Mib segna +3,28% a 20.395 punti.

I commenti degli analisti

I mercati sembrano quindi aver accolto con una specie di respiro di sollievo lo scenario di un secondo turno tra le estreme prospettato negli ultimi giorni, con un secondo turno tra l’anti-euro le pen e il leader della sinistra radicale Jean-Luc Melenchon.

Di “scenario perfetto” per il mercato parla Sebastien Galy, strategist di Deutsche Bank, mentre per Timothy Graf, head of macro strategy per Europa, Medio Oriente e Africa presso State Street Global Markets, “appare molto probabile che gli scenari di mercato negativi […] perderanno vigore tra oggi e il ballottaggio.”

Secondo le stime fornite dagli ultimi sondaggi Macron dovrebbe prevalere con una percentuale del 62% nel ballottaggio del 7 maggio: il risultato “più vantaggioso per il mercato” secondo gli analisti di J.P.
Morgan Asset Management, che prevedono per Macron “una maggioranza significativa” nel secondo turno.

Un risultato che prepara una conferma della buona performance dell’azionario europeo, già oggetto nelle settimane scorse di un crescente interesse da parte degli investitori stranieri preoccupati dalle valutazioni ‘stirate’ dei listini americani.

“Una presidenza Macron è ora altamente probabile”, notano gli analisti di Abn Amro, secondo i quali “la sua agenda di riforme e consolidamento dei conti è ‘market friendly'”, e “i titoli di Stato francesi, l’euro e la propensione al rischio trarranno beneficio da questo primo turno, sebben il mercato già scontasse parte dell’esito e le reazioni potrebbero essere limitate”.

Occhio ai nuovi market movers

Nel frattempo, gli operatori sono già concentrati verso i nuovi market mover di questa settimana, a cominciare dalle rinnovate tensioni tra Corea del Nord e Usa: ieri le autorità nord-coreane hanno minacciato di affondare una portaerei americana per dimostrare la loro potenza militare.

Saranno poi da tenere d’occhio i dati sugli utili societari sulle due sponde dell’Atlantico: tra le principali società impegnate nella diffusione dei conti questa settimana Alphabet, Microsoft, Amazon, Twitter, Intel, Credit Suisse, Barclays, Bayer, Daimler.

Di Trend OnLine

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