Rischi e opportunità in un periodo di stagflazione come l’attuale

Di Pierre Olivier Beffy, Chief Economist di Exane Bnp Paribas

Su una prospettiva di lungo termine, la scorsa settimana abbiamo pubblicato un libro sui cicli a lunghissimo termine sui processi generazionali, sulle ondate di innovazione e la dinamica del debito. Più precisamente, guardiamo agli andamenti dei dati economici e finanziari negli ultimi due secoli e identifichiamo quattro regimi di crescita e inflazione: stagnazione, età dell’oro, stagflazione e espansione del debito. Attualmente siamo in stagflazione, un periodo di bassa crescita e bassa inflazione in media.

Contrariamente alla visione consensuale, la stagflazione attuale è cominciata nel 2002 quando le aziende hanno cominciato a ridurre il proprio debito o a usare debito per fini di ottimizzazione finanziaria e non nel 2008 quando la crisi finanziaria è cominciata. Nella nostra visione, la riduzione del debito su scala globale del settore privato continuerà almeno per i prossimi 5 anni. Intorno ai primi anni del decennio del 2020 dovremmo muoverci verso l’età dell’oro, un periodo di forte crescita globale e crescente inflazione. A quel punto tutte le stelle saranno allineate per la rivoluzione digitale che spingerà la crescita globale con più fermezza.

Che conclusioni economiche possiamo trarre dalla nostra teoria? Senza svelare le nostre scoperte, nel prossimo decennio, la crescita globale dovrebbe rimanere contenuta, con una media del 1,5% negli Stati Uniti e 0,9% nell’Eurozona. Il protezionismo continuerà a crescere nei prossimi anni mentre l’instabilità geopolitica dovrebbe intensificarsi. Il processo di globalizzazione potrebbe arrestarsi non solo nel breve termine ma per molti decenni. Infatti, periodi di intensa globalizzazione sono solitamente coerenti con i cicli di innovazione (ciò che chiamiamo espansione del debito), ma le performance economiche potrebbero essere guidate maggiormente da fattori domestici per un lungo periodo.

Quali sono le conseguenze per l’allocazione di portafoglio a livello globale? Di nuovo, molto può essere detto. Tuttavia, la prossima recessione degli Stati Uniti segnalerà la fine del mercato rialzista delle obbligazioni, iniziato nel 1982, e la “Grande Rotazione” verso il mercato azionario dovrebbe cominciare. I prezzi del petrolio dovrebbero rimanere contenuti in termini reali nei prossimi decenni e il settore immobiliare potrebbe sovra-performare fortemente su un orizzonte di 10 anni dato che l’inflazione dovrebbe temporaneamente incrementare all’inizio dell’età dell’oro.

Per concludere, la nostra teoria dei cicli economici e finanziari a lungo termine mostra che la corrente incertezza riguardo i rischi politici (come in Francia ora) continuerà a prevalere. Tuttavia, a volte è utile fare un piccolo passo indietro e capire le implicazioni sugli investimenti che porterà la dirompente e dinamica era digitale.

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