Euro ancora in ascesa. La Bce cambierà il comunicato?

Prosegue il movimento al rialzo delle quotazioni dell’euro che tenta di superare quota 1,09 dollari, agevolato dal risultato elettorale francese del fine settimana che ha visto uscire vincitore Macron sulla Le Pen, in attesa del ballottaggio del 7 maggio, e supportato dalla possibilità ci possa essere un cambiamento delle politiche da parte della Bce.

Secondo Reuters, infatti, fonti interne alla Bce, avrebbero fatto trapelare l’intenzione di un cambio del comunicato, che sarà rilasciato a seguito della riunione di oggi, citando proprio una riduzione dei rischi per l’economia derivanti dall’instabilità politica.

Nel frattempo negli Stati Uniti si continua a lavorare per evitare il così detto “shutdown”, con i democratici ben disposti a votare unitamente al partito di Trump che, ne va dato atto, si sta dimostrando incline a concessioni per evitare di macchiare la propria gestione con l’onta di uno stop alle attività finanziate dal Governo.

Dal punto di vista tecnico, fanno notare gli analisti di Wings Partners Sim, “prosegue l’apprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro, con i corsi che hanno violato al rialzo la resistenza posta a 1,0900, massimi di marzo, andando a proporre nuovi allunghi in direzione di area 1,0980 ovvero a ridosso del 50% di ritracciamento di Fibonacci dell’onda ribassista in esser dai massimi di maggio scorso. La tenuta di que-sto livello, coincidente con i minimi di agosto 2016, dovrebbe favorire l’avvio di nuove flessioni supportate anche dall’ingresso degli indicatori di momentum nell’area di iper-comprato che necessitano di un ridimensionamento delle quotazioni per poter uscire dall’area di estremo. Le attese, pertanto, restano a favore della conclusione del movimento ascendente e all’avvio di una fase correttiva capace di colmare il gap-up lasciato aperto lo scorso lunedì dopo l’esito delle votazioni in Francia in area 1,0700, transito della media mobile a 21 giorni”.

In un’ottica più ampia, tuttavia, secondo Wings Partners Sim, le attese permangono a favore di flessioni al di sotto della media mobile suddetta capace di riportare i corsi verso i minimi di febbraio a 1,0500.

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