La contendibilità è un disvalore?

La trasformazione coatta delle banche popolari in spa avrebbe dovuto renderle contendibili e quindi appetibili per il mercato in quanto oggetto di potenziali scalate od Opa. Finora la norma non ha portato molto bene alle banche “colpite”: l’Etruria è finita in bail in e altre due sono in pancia ad Atlante. Infine non tutte le popolari si sono trasformate in spa.

Alcune aspettano l’ultimo termine per fare operazioni di fusione ancora col voto capitario, limitando il rischio di un voto “capitalista” contrario. In tutto questo c’è da chiedersi dove sia il “mercato” e quale sia il beneficio di azionisti, dipendenti e altri portatori d’interessi, fino alla collettività generale dello Stato. Addirittura colpisce che in un’intervista sul quotidiano padronale (e quindi ben saldo nei prinicipi di mercato e capitalisti) l’amministratore delegato di una banca trasformanda affermi che qualora non si procedesse a una fusione vi sarebbero rischi “non tanto di mercato, perché il titolo della banca…salirebbe visto che diventerebbe facilmente scalabile, ma più per i dipendenti, che si troverebbero in una Spa senza protezioni, non sapendo quale potrebbe essere il loro destino”. Siamo tornati alla lotta di classe, dove il bieco capitalista si trova a massimizzare il proprio profitto a danno dei poveri lavoratori. Di fatto non è così, perché in una cooperativa i lavoratori dovrebbero essere anche azionisti e dunque sarebbero i primi a beneficiare dell’incremento di valore delle azioni in un’eventuale scalata. Ma queste cose retoriche non interessano. Il punto è che ancora una volta non si ha fiducia nel mercato e si decide di costruire una realtà aziendale a tavolino, con l’intento non di costruire un’azienda sana e di creare ricchezza per tutti, dal lavoratore al Paese, bensì si lavora per una logica di potere che consenta ai soliti privilegiati di mantenere la “cadrega” con relativi emolumenti. Le fusioni hanno portato al disastro che è sotto gli occhi di tutti. Se una volta tanto si lasciasse fare al mercato forse si eviterebbero tanti danni.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: