Educazione finanziaria: 5 in pagella per gli italiani

VOTO MEDIOCRE – Tra il 5 e il 6 meno: in termini scolastici questo è il voto che prenderebbero gli italiani in cultura finanziaria, secondo i dati dell’Indice globale di competenza finanziaria divulgati in occasione del  convegno “La financial literacy tra ricerche e prospettive”. A elaborarli, un team interaccademico guidato dal professor Pippo Ranci e composto da docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’Università Statale degli Studi di Milano Bicocca e dell’Invalsi in collaborazione con il Consorzio PattiChiari, gli italiani sono tra il 5 e il 6, in termini scolastici, in cultura finanziaria. Se oltre l’80% della popolazione considera attentamente l’impegno finanziario in relazione alla propria capacità di spesa, meno di un terzo (il 30%) è capace di porsi obiettivi finanziari a lungo termine e di impegnarsi per poterli raggiungere. Un aspetto importante riguarda le differenze di genere verso il denaro. In primo luogo, come mostrato da più studi svolti nei Paesi occidentali, le donne sono state particolarmente colpite dalla crisi finanziaria con conseguenze sul loro stato  di povertà, specialmente se non sposate, divorziate o anziane. In secondo luogo, nonostante l'aumento del loro livello di educazione e di partecipazione al lavoro pagato, le donne hanno ancora stipendi più bassi rispetto a quelli degli uomini: ciò è stato ricondotto anche a una loro conoscenza finanziaria più bassa, a un atteggiamento più ambivalente verso il denaro e il successo economico e a un minor controllo sul denaro in casa rispetto agli uomini.
 
MASCHI CONTRO FEMMINE – Dai dati Ocse, si riscontrano significative differenze di genere in più nazioni. Per esempio, si nota una proporzione più ampia di maschi, rispetto alle femmine, che presenta un punteggio più alto sull'Indice di conoscenza finanziaria. Questo è particolarmente vero in Norvegia, Polonia e Regno Unito, con più di 20 punti percentuali di differenza, mentre il gender gap si annulla in Ungheria. Anche in Italia il punteggio medio dei maschi (23%) è sensibilmente superiore a quello delle femmine (7%), come rilevato da precedenti survey nazionali sulla cultura finanziaria. Per quanto riguarda il punteggio alto relativo all'Indice di comportamento finanziario, solo due nazioni mostrano uno scarto sensibile e superiore ai 10 punti percentuali (Isole Vergini Britanniche e Irlanda). Rispetto all'Indice di conoscenza, quindi, la situazione nel complesso è più eterogenea: in alcuni Paesi, ci sono più uomini che donne ad aver ottenuto punteggi alti (Albania, Armenia, Malesia, Sud Africa, Regno Unito), mentre in altri (Repubblica Ceca, Estonia, Irlanda) sono le donne a risultare più virtuose. Anche in Italia il punteggio medio dei maschi (44%) è superiore a quello delle donne (41%) sebbene lo scarto sia minore rispetto a quello sulla conoscenza finanziaria.

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