Crack Popolare Bari, arresti domiciliari per gli Jacobini

Banca popolare Bari, arresti domiciliari per gli Jacobini

Si fa sempre più pesante la posizione degli ex vertici di Banca popolare Bari, commissariata da Banca d’Italia il 13 dicembre scorso a causa delle ingenti perdite dell’istituto ed in attesa dell’intervento di salvataggio di Mcc (gruppo Invitalia) e del Fondo interbancario di garanzia dei depositi (Fidt). Secondo il Gip di Bari, Francesco Pellecchia gli ex amministratori erano ancora in grado non solo “di poter potenzialmente reiterare i reati contestati, ma anche di poter eventualmente porre in essere condotte tese ad un inquinamento probatorio”, ossia cercare di falsificare i dati contabili.

Gip: continuavano a controllare di fatto la banca

Marco Jacobini e il figlio Gianluca Jacobini, rispettivamente ex presidente del Cda e vice direttore generale dell’istituto, sono stati pertanto posti agli arresti domiciliari al pari di Elia Circelli (responsabile della Funzione Bilancio e amministrazione), essendo evidente, sempre secondo il gip, che la struttura della banca “è ancora sottoposta al controllo di fatto della famiglia Jacobini e dei soggetti per i quali si è chiesta la misura”. Il giudice ha anche rilevato come il coindagato Luigi Jacobini sia tuttora attualmente dirigente di Banca popolare Bari.

Interdetto per un anno Vincenzo De Bustis.

Per l’ex amministratore delegato Vincenzo De Bustis (manager 69enne già alla guida di Banca 121, poi acquisita da Mps, e poi di Deutsche Bank Italia) è invece scattato il divieto temporaneo, per 12 mesi, di esercitare la professione di dirigente di istituti bancari. Notizie, ha commentato il reggente del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, che “provocano indignazione” e rendono chiaro “quanto sia urgente rafforzare le misure che prevengono violazioni di legge all’interno del mondo bancario” italiano.

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