Sondaggi online: cosa sono e quanto ci si può guadagnare

Sondaggi a pagamento: cosa sono

Sarà capitato a molti: sentirsi proporre di partecipare a un sondaggio online a pagamento. In pratica si tratta di partecipare, previa iscrizione (gratuita ma riservata ai maggiorenni) a un sito di sondaggi, completando il proprio profilo così da permettere l’invio dei sondaggi più adatti a ciascuno. I pagamenti variano a seconda dei sondaggi e dei diversi siti, per lo più avvenendo tramite Paypal o bonifico bancario al raggiungimento di una soglia minima (ma sono previste anche forme di pagamenti tramite buoni).

Da 50 centesimi a 2 euro per sondaggio

In genere i sondaggi richiedono dai 10 ai 15 minuti per essere completati e pagano cifre che variano dai 50 centesimi a un paio di euro per ogni sondaggio completato. Il pubblico più interessante varia al variare dei diversi sondaggi creati da agenzie o aziende per capire quali sono le tendenze e le preferenze dei consumatori in relazione ai più diversi prodotti o servizi, ma in generale si nota, almeno in Italia, un buon interesse per gli over 50, per persone con figli e per i liberi professionisti.

Il settore vale oltre 60 milioni di euro l’anno

Nel complesso il settore delle ricerche di mercato secondo la Assirm (l’Associazione fondata a Milano nel 1991 che riunisce i maggiori istituti italiani di ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale) valeva a fine 2018 492,6 milioni di euro di fatturato (+3,4% rispetto all’anno precedente), di cui 61,2 milioni per i soli sondaggi Cawi (Computer Assisted Web Interviewing), in crescita del 13,3% rispetto all’anno precedente. Come dire che, mediamente, ogni italiano “vale” per chi commissiona un sondaggio online un euro l’anno: a occhio e croce non c’è da arricchirsi, per lo meno non nelle vesti di singolo partecipante al sondaggio.

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