Fisco: l’Irpef dei dipendenti pubblici sostiene le entrate

Primo trimestre, entrate fiscali reggono

Chi ben comincia è se non a metà dell’opera, almeno in condizione da non impantanarsi subito? Secondo i dati comunicati oggi dal ministero dell’Economia e finanza, nel periodo gennaio-marzo 2020 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica sono risultate pari a 98.880 milioni di euro, in crescita di 1.400 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+1,4%).

Primi due mesi positivi, ma marzo chiude a -7,3%

Tale risultato, precisa la nota del ministero, è stato determinato principalmente dall’andamento positivo delle entrate nei primi due mesi dell’anno che hanno compensato la sensibile diminuzione di gettito del mese di marzo (-2.217 milioni di euro, -7,3%), “per effetto delle misure adottate dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria” legata alla pandemia di Covid-19.

Rinvio Iva pesa su imposte indirette

Andando a vedere nel dettaglio, si scopre che particolare, a marzo, il gettito delle imposte indirette è calato di 2.521 milioni di euro (-15,1%), quello delle imposte dirette è aumentato di 304 milioni di euro (+2,2%). Il calo delle imposte indirette “è principalmente imputabile al risultato dell’Iva sugli scambi interni (-1.488 milioni di euro) dovuto all’applicazione del Decreto Legge del 17 marzo 2020 che ha disposto il rinvio dei versamenti Iva per i soggetti, fiscalmente domiciliati nelle zone colpite dall’emergenza sanitaria, con ricavi e compensi non superiori a due milioni di euro”.

Irpef lavoratori pubblici sostiene imposte dirette

Le imposte dirette, arrivate nell’intero trimestre a 57.484 milioni di euro, con una crescita di 3.626 milioni di euro (+6,7%), riflettono principalmente l’andamento “delle ritenute Irpef sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+8,46 milioni di euro, pari a +3,8%), mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno registrato una diminuzione di 69 milioni di euro (-0,3%)”.

Pure imposte su capital gain e fondi pensione danno una mano

Al risultato comunque positivo del trimestre ha infine contribuito l’andamento positivo, a febbraio, dei versamenti dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+741 milioni di euro) che riflettono le performance positive dei mercati finanziari nel corso del 2019, oltre che dell’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione (1.129 milioni di euro), il cui incremento è determinato dai risultati positivi dei rendimenti medi ottenuti nel 2019 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari.

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