Milkman continua a scalare
Chi l’ha detto che in tempi di pandemia i borsoni dei venture capitalist restino rigorosamente chiusi? Se l’idea ha buone prospettive i finanziamenti arrivano. E’ il caso della scaleup milanese Milkman, cofondata da Antonio Perini (attuale Ceo), Tommaso Baù e Francesco Bellomi, che in questi giorni ha chiuso un terzo round raccogliendo altri 25 milioni di euro dopo aver già raccolto i primi 10 milioni nei due round iniziali del 2016 e del 2018.
Nuovi fondi portano a 35 milioni la raccolta
I capitali sono arrivati da P101 Msgr, da Italia500 (il nuovo fondo di venture capital istituito da Azimut Libera Impresa Sgr), Vertis Sgr (attraverso il fondo Vertis Venture 2 Scaleup), da 360 Capitale da Poste Italiane. L’idea di Milkman è quella di offrire consegne “su misura”, recapitando pacchi nel luogo e nel momento più comodo per il cliente destinatario.
Piacciono le consegne su misura
Il sistema di Mikman, che consente di selezionare la data e l’orario (con finestre di soli 30 minuti) della consegna, tenendo traccia dello stato di spedizione e di quando il corriere è in arrivo, con anche la possibilità di riprogrammare il passaggio nel caso di contrattempi dell’ultimo minuto, sta riscontrando un crescente successo, con circa 400 mila consegne effettuate nel primo trimestre dell’anno.
Milkman pronta a crescere in Italia, poi all’estero
Numeri circa doppi rispetto allo stesso periodo del 2019 su cui hanno forse avuto un impatto le misure e i limiti imposti dalla pandemia di Covid-19, ma visto anche la crescita dei clienti che si affidano a Milkman, tra cui Zara, Nespresso, Coop e Tannico, la scaleup guarda al futuro con ottimismo e programma l’estensione della copertura nazionale del servizio (finora attivo solo nelle città e province di Milano, Torino e Roma). Il passo successivo sarà sbarcare sui mercati esteri.