Bonus colf e badanti, domande online sul sito Inps

Bonus colf, si possono presentare le domande

La bonus-economy italiana si arricchisce di una nuova misura. Da ieri Inps ha attivato il servizio di presentazione delle domande per l’indennità Covid-19 per lavoratori domestici. La misura straordinaria di sostegno è stata introdotta dall’articolo 85 del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 per supportare i lavoratori domestici in condizioni di difficoltà economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Cosa serve per fare richiedere il bonus

Per accedere al servizio, come sempre in questi casi, è necessario inserire il proprio codice fiscale e il Pin di otto cifre rilasciato dall’Inps stesso (dunque il Pin intero e non quello “semplificato” utilizzato inizialmente per dare accesso alla presentazione delle domande per il bonus 600 euro), ovvero una identità Spid almeno di livello 2, o una Carta di identità elettronica 3.0 (Cie), o una Carta Nazionale dei Servizi (Cns). Occorre inoltre un codice Iban intestato al beneficiario, sul quale verrà accreditato l’importo, altrimenti si può ricorrere al bonifico domiciliato con riscossione diretta della somma in un ufficio postale. Se il richiedente non è residente in Italia deve comunicare anche il proprio domicilio italiano.

1000 euro per due mesi in un’unica soluzione

La domanda potrà essere presentata anche attraverso un patronato. Il bonus Covid-19 lavoratori domestici (o “bonus badanti” o “bonus colf”) è un’indennità da 500 euro mensili per i mesi di aprile e maggio che verrà riconosciuto in un’unica soluzione (per un totale di mille euro). Il bonus è in teoria destinato a tutti i lavoratori domestici non conviventi col datore di lavoro, che al al 23 febbraio 2020 possedevano un contratto di lavoro domestico attivo e validato dall’Inps, per un orario di lavoro complessivo superiore a 10 ore settimanali.

Col reddito di cittadinanza solo come integrazione

Non può richiedere il bonus colf chi è già titolare di pensione (ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità) e chi è titolare di altri rapporti di lavoro dipendente a indeterminato (ad eccezione dei rapporti di lavoro intermittenti). In ogni caso i richiedenti non dovranno essere percettori di altre indennità o prestazioni legate all’emergenza Covid-19. E per chi percepisce il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza? In questo caso il bonus viene riconosciuto, come integrazione del sussidio, fino al raggiungimento della cifra massima di 500 euro mensili.

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