Savona: consulta pubblica per incanalare risparmio privato

Savona: serve una consulta pubblica

Anche il presidente Consob, Paolo Savona, ha fretta di dare un contributo al “rinascimento italiano” prossimo venturo. Secondo l’economista, l’Italia avrebbe bisogno di una (ennesima) “consulta pubblica”, composta da studiosi e operatori qualificati, in grado di definire entro fine anno “un documento operativo per dare vita a una nuova architettura istituzionale, meglio capace di proteggere il risparmio e incanalarlo verso l’attività produttiva, cominciando dalle esportazioni”.

Obiettivo, sostenere attività produttiva

Non è chiaro quanto l’incanalamento sarà volontaria e basata su un recupero della produttività del sistema economico italiano dopo un ventennio di sempre maggiore distanza dei livelli europei e quanto “obtorto collo”, nel suo discorso annuale alla comunità finanziaria Savona suggerisce che una tale proposta dovrebbe avere tra gli obiettivi un “forte sviluppo tecnologico”.

La ricchezza delle famiglie italiane è consistente

Secondo Savona a fine 2019 le famiglie italiane disponevano del resto di “una ricchezza immobiliare, monetaria e finanziaria, al netto dell’indebitamento, pari a 8,1 volte il loro reddito disponibile, di cui 3,7 volte in forma di attività finanziarie, per un ammontare di 4.445 miliardi di euro”. Un bel “tesoretto” a cui da tempo sembrano del resto guardare con sempre maggiore interesse le forze politiche di maggioranza e opposizione.

Una regolamentazione unitaria aiuterebbe

Savona rilancia anche una vecchia proposta di Carlo Azeglio Ciampi: quella di un testo unico che definisca una regolazione unitaria delle legislazioni bancaria, finanziaria e assicurativa. “Ripropongo questa autorevole riflessione all’attenzione della politica e del mercato, invitandoli a sostenerla tenendo conto del quadro istituzionale europeo, al quale estendere istanze analoghe a quelle qui avanzate, e dei tempi difficili che viviamo a livello globale e tecnologico” ha concluso il presidente Consob.

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