Mutui: erogato medio supera i 134 mila euro a giugno

L’industria dei mutui è ripartita

Dopo i mesi di lockdown, la richiesta dei mutui in Italia è ripartita a velocità sostenuta. Secondo l’analisi realizzata da Facile.it e Mutui.it, le banche italiane sembrano infatti aver adottato una politica di grande apertura nella concessione di credito alle famiglie, tanto che l’importo medio erogato dagli istituti tricolori tra l’1 maggio e il 15 giugno 2020 è cresciuto del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, raggiungendo i 134.315 euro.

La cassa integrazione non è sempre un problema

La disponibilità delle banche ad erogare finanziamenti per l’acquisto di un immobile si nota anche dalla scelta fatta da molti istituti di credito di allentare i criteri di valutazione dei richiedenti, a partire dalla cassa integrazione, solitamente ritenuta un elemento ostativo alla concessione del finanziamento ma oggi guardata con minore rigidità se collegata alla pandemia.

Tassi sui minimi, riprendono le surroghe

Ad agevolare ulteriormente la situazione concorrono i tassi di interesse, che anche a giugno rimangono estremamente bassi e, in alcuni casi, addirittura inferiori di quelli di inizio 2020 (per un mutuo a 25 anni da 124 mila euro si possono spuntare, online, Taeg tra lo 0,95% e l’1,15%, contro l’1,23%-1,34% di un anno fa). Guardando al tipo di mutui erogati, si nota la risalita delle surroghe, che secondo l’indagine di Facile.it sono ormai il 34% delle domande contro il 17% di un anno fa.

Le banche studiano nuove formule

Le banche, dal canto loro, stanno studiando nuove formule commerciali: alcune consentono di iniziare a pagare la prima rata del finanziamento dopo 12 mesi dalla stipula, concedendo così al cliente molto tempo per normalizzare la propria situazione lavorativa. Altre hanno lanciato finanziamenti “green” con tassi agevolati per l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica.

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