Bollette luce e gas, che succede se non pagate

Bollette non pagate, che succede?

Vi trovate in difficoltà, magari perché la vostra azienda è in crisi a causa dei contraccolpi dell’epidemia da Covid-19 e la cassa integrazione tarda ad arrivare? Che succede se non pagate puntualmente le bollette di luce e gas, da anni appesantite da una consistente componente fiscale? In caso di mancato pagamento degli importi dovuti il gestore con cui avete sottoscritto quello che tecnicamente è un contratto di somministrazione può interrompere l’erogazione del servizio per morosità, non prima di aver effettuato alcuni passaggi trattandosi (per luce e gas) di servizi primari.

Prima l’avviso bonario poi la messa in mora

In pratica il vostro gestore dovrà inviare più solleciti per il mancato pagamento, partendo da un avviso bonario (a volte inviato insieme alla bolletta successiva e in ogni caso alcune settimane dopo la scadenza prevista per il pagamento). Se avete pagato nel frattempo potete non tener conto dell’avviso bonario, altrimenti dovreste provvedere. Se ciò non si verifica il gestore dovrà inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno, per essere certo che vi sia stata effettivamente recapitata, indicando la data ultima entro cui potrete saldare la morosità prima che la fornitura venga interrotta definitivamente.

Riduzione della potenza prima di interruzione

Tale data limite dovrà essere superiore a 20 giorni dalla data di emissione della comunicazione e a 15 giorni dalla data d’invio. Nella comunicazione andranno indicati dati come un recapito telefonico, o fax, o indirizzo email (eventualmente Pec) a cui inviare gli estremi dell’avvenuto pagamento, la data di sospensione della fornitura in assenza di saldo della morosità, la riduzione (opzionale) fino al 15% della potenza massima della fornitura, che potrà tornare a pieno regime dopo il pagamento o essere definitivamente interrotta trascorsi ulteriori 15 giorni dall’inizio della riduzione.

Interessi di mora variano a seconda dei casi

Nel caso poi abbiate aderito a un’offerta del mercato libero, la messa in mora potrebbe anche non scattare dopo una sola bolletta, ma dipendere dalle condizioni contrattuali sottoscritte col singolo gestore. Parimenti, il pagamento in ritardo potrebbe comportare il pagamento di una maggiorazione costituita da interessi sui giorni di ritardato pagamento (con un tetto stabilito dalla Bce pari al 3,5% annuo calcolato in base ai giorni di ritardo per il mercato tutelato, mentre il tetto varia da fornitore a fornitore nel caso del mercato libero).

Come fare per riattivare il servizio dopo un distacco

Notare infine che non è possibile aderire all’offerta di un nuovo gestore se non avete saldato tutti i pagamenti dovuti al vostro gestore attuale, per evitare che restino pagamenti insoluti. Se infine aveste subito l’interruzione di forniture (il cosidetto “distacco”), dovreste saldare tutte le pendenze, comprese se previste le spese di riattivazione del servizio, per poi presentare una richiesta scritta (di solito a mezzo fax o eventualmente mail) corredata di tutti i documenti che provano l’avvenuto adempimento.

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