RIPARTONO LE IPOTECHE – Le ipoteche legali sugli immobili, non quelle connesse ai mutui, ma quelle utilizzate soprattutto dalla pubblica amministrazione per il recupero dei crediti per tributi e sanzioni, hanno conosciuto un’ impennata nel secondo semestre del 2012. Sono più che quadruplicate rispetto allo stesso semestre dell’anno prima (+413,4%). Lo ha rilevato Experian, gruppo internazionale di riferimento nel mondo per l’informazione creditizia. Quanto rilevato cancella l’ottimismo indotto dai confronti anno su anno, che ancora danno conto di un trend in forte riduzione: 213mila casi nel 2009 (anno di picco), 154,6 mila nel 2010 (-27,5% sull’anno prima), 37,3 mila nel 2011 (- 75,9%) e 15,3 mila nel 2012 (-59%).
INVERSIONE DI TENDENZA – Il dato annuale 2012 infatti nasconde una netta inversione di tendenza, perché nel primo semestre i casi risultavano in calo addirittura dell’86,4% rispetto allo stesso semestre dell’anno prima, ma nel secondo, sono aumentati addirittura del 413%, e cioè di quattro volte. E in più i mesi di novembre e dicembre 2012, che appaiono “quasi” di rientro, sono calcolati per difetto, perché non comprendono ancora dati riscontrabili solo successivamente.
DIFFERENZE REGIONALE – Significativo per Experian è anche l’andamento nelle diverse regioni, anche se il confronto, per ragioni tecniche è stato limitato ai primi 10 mesi dell’anno. E nei primi 10 mesi del 2012, le ipoteche legali sono calate ovunque per numero, con cali più pronunciati in Veneto (-86,8%), Sardegna (-84,8%), Emilia Romagna (-81%), Calabria (-78,6%), Friuli V. Giulia (-78,5%) e Puglia (-78,2%); e meno in Umbria (-11%), Molise (-14,1%), Basilicata (-24,7%), Toscana (-27%). Gli importi complessivi sono diminuiti pressoché ovunque, ma non quelli medi per atto che sono aumentati in 17 regioni su 20, con punte importanti in Trentino Alto Adige (+169,8%), Veneto (+220%), Calabria (+114%), Sicilia (+118,3%, Emilia Romagna (+91,1%).