Bloomberg, in calo gli incentivi per le energie rinnovabili

RIDURRE GLI SPRECHI – Uno degli imperativi della nostra società industriale è ridurre gli sprechi relativi ai consumi energetici. Questo tipo di operazione porta evidentemente a due vantaggi per tutti i cittadini. Da un lato, infatti, se sostenuto dall’abitudine di mettere le tariffe di energia a confronto, riuscire a minimizzare gli sprechi significa risparmiare. Dall’altro, un atteggiamento di consumo responsabile, magari grazie all’utilizzo di energie alternative, porta evidenti effetti benefici nell’ambito della tutela dell’ambiente.

TAGLI AGLI INCENTIVI – Secondo un report di Bloomberg New Energy Finance, anche il settore dell’energia alternativa si troverebbe in difficoltà a causa della netta diminuzione degli investimenti, che nel 2012 sono calati dell’11% rispetto all’anno precedente. A pesare negativamente sono stati da un lato l’incertezza nel quadro legislativo di alcuni mercati, come Stati Uniti, India, Spagna e Italia, e dall’altro l’ammontare del debito pubblico, con i relativi provvedimenti di austerity nei Paesi dell’Europa meridionale. La Spagna ha infatti annunciato moratorie per gli incentivi non ancora approvati, mentre in Italia le contrazioni sarebbero il frutto di una normativa, varata dal governo Monti lo scorso luglio, che ha ridotto del 30% il sistema dei finanziamenti per la produzione di energia elettrica da fonte solare. La contrazione degli investimenti non ha risparmiato nemmeno gli Stati Uniti, che hanno visto una riduzione pari al 32%, e l’India.

GLI INVESTIMENTI – Nonostante questi dati poco confortanti, secondo Michael Liebreich, responsabile di Bloomberg New Energy Finance, sarebbe comunque eccessivo dar conto alle voci sulla morte delle energie pulite, convinto che le cose sarebbero potute anche andare peggio. Gli investimenti per il 2012, per quanto inferiori alla cifra record di 302,3 miliardi segnata nel 2011, si collocano comunque al secondo posto tra i più alti di sempre, pari a cinque volte la spesa effettuata nel 2004.

TIRANO EMERGENTI – Notizie positive arrivano poi dai Paesi emergenti: Cina, Sudafrica e Giappone stanno avviando nuovi programmi di incentivi, segno che il mercato delle rinnovabili si sta rapidamente allargando anche a questa parte del mondo. I segnali positivi dunque, non mancano, anche se il calo degli investimenti in Europa e negli Stati Uniti implica uno scarso interesse per alcuni investitori nei confronti delle energie alternative. Nel 2013 dunque, per il futuro di questo importante settore, sarà decisivo fargli ritrovare l’entusiasmo perduto.

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