Fondi pensione, versamenti sospesi in un quarto dei casi

Confermata la crescita della previdenza integrativa anche nel 2015. Secondo i dati del Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, lo scorso anno risultavano iscritti a una qualche forma di previdenza complementare 7,2 milioni di lavoratori italiani, +12,1% sul 2014.

I DATI – E, tuttavia, ben un quarto ha sospeso i versamenti: 1,8 milioni contro gli 1,6 milioni dell’anno precedente. Il tasso di sospensione riguarda il 45% dei lavoratori autonomi e il 18% di quelli dipendenti. Nel dettaglio delle cifre, 5,2 milioni sono i lavoratori dipendenti iscritti alla previdenza complementare, 1,9 milioni i lavoratori autonomi e 174.000 i dipendenti pubblici. Fra quanti hanno effettuato i versamenti nel corso del 2015, il tasso di adesione si attesta al 24,2%. Il tasso arriva al 31% tra i dipendenti del settore privato, scendendo al 19% tra quelli autonomi e ad appena il 5,2% tra quelli pubblici. Percentuali sensibilmente più contenute tra i giovani, le donne e al Sud.

RENDIMENTI BATTONO TFR – Il patrimonio gestito dai fondi previdenziali è arrivato a 140 miliardi, in crescita su base annua di 13,5 miliardi (di cui il 60% riguardante le forme di gestione collettiva). Il fondo per i lavoratori del settore edile, Prevedi, con 507.000 iscritti risulta il più grande in Italia, superando anche Cometa del settore metalmeccanico. Al netto dei costi di gestione e delle imposte, il rendimento medio è stato nel 2017 del 2,7% per i fondi negoziali, del 3% per i fondi aperti e del 3,2% per i Pip (piani individuali pensionistici) nuovi. Ancora una volta, i fondi pensione battono così il Tfr, la cui rivalutazione netta è stata di appena l’1,2%. In totale, i fondi pensione sono 469, ma 248 hanno meno di 1.000 iscritti e appena 12 superano quota 100.000, pur rappresentando questi ultimi oltre la metà dell’intera platea.

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