Superbollo: chi lo deve pagare e quando

Secondo quanto ricorda InvestireOggi.it, per le auto con potenza superiore a 185 kW è dovuto il pagamento del superbollo. Per le auto il cui superbollo è scaduto a dicembre 2015 il pagamento è dovuto entro il 1 febbraio 2016 (poiché il termine del 31 gennaio cade di domenica). In base alla data di costruzione del veicolo l’importo del superbollo subisce una riduzione graduale, vedremo in seguito gli importi e come si riducono.

DI COSA SI TRATTA – Il superbollo è un’addizionale erariale alla tassa automobilistica, ovvero un importo ulteriore da versare oltre a quello del bollo. È da specificare, però, che mentre il bollo è una tassa regionale, l’importo del superbollo finisce direttamente nelle casse dello Stato. Il superbollo, introdotto nel 2011 come tassa erariale per i veicoli con potenza superiore ai 225 Kw per un importo pari a 10 euro per ogni kW superiore a tale soglia. Nel 2012, però, la manovra Monti ha reso la tassazione più severa abbassando il limite della soglia a 185 kW e portando l’importo da pagare a 20 euro per ogni kW superiore a tale soglia.

QUANTO – Da sottolineare però che l’importo da versare si riduce in base all’anno di immatricolazione del veicolo, più il veicolo è vecchio meno sarà l’importo del superbollo. Dopo 5 anni dall’immatricolazione il superbollo si riduce a 12 euro per ogni kW eccedente i 185. Dopo 10 anni dall’immatricolazione il superbollo si riduce a 6 euro per ogni kW eccedente i 185. Dopo 15 anni dall’immatricolazione il superbollo di riduce a 3 euro per ogni kW eccedente i 185. Dopo 20 anni dall’immatricolazione il superbollo non va più pagato.

COME E QUANDO – Il superbollo va pagato contestualmente al pagamento del bollo ordinario, rispettando le stesse scadenze. Per il pagamento del superbollo dovrà essere utilizzato il modello F24 e non esiste possibilità di compensazione. Andranno inseriti i dati anagrafici del soggetto versante nel campo dedicato al contribuente. Va compilata poi la sezione “Erario ed altro” inserendo la lettera A nel campo “tipo” mentre nel campo “elementi identificativi” andrà inserita la targa del veicolo. Il codice tributo da indicare è “3364” mentre per l’anno di riferimento va inserito l’anno di decorrenza della tassa automobilistica, i contribuenti il cui bollo è scaduto a dicembre 2015 dovranno, quindi, inserire l’anno 2016. Il modello F24 andrà, poi, presentato con modalità telematica da parte dei possessori di Partita Iva, mentre in modello cartaceo per chi non la possiede.

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