Obbligazioni? Sempre meno nei portafogli degli italiani

Gli italiani stanno rivedendo i propri investimenti a causa delle condizioni dei mercati finanziari in cui i tassi di rendimenti delle obbligazioni, da sempre lo strumento preferito dai risparmiatori italiani, sono ai minimi storici.

VERSO FONDI E POLIZZE – Oltre a questa ragione, spiega l’ultima indagine dell’Abi sul risparmio degli italiani, è colpa anche dei costi bancari e, non ultimo, dal fatto che spesso occorrono ingenti disponibilità per acquistare obbligazioni che vengono appositamente emesse con tagli minimi elevati per escludere il piccolo risparmiatore. Risultano in flessione le obbligazioni che hanno segnato una variazione negativa (-28,2%) segno condiviso sia dalla componente bancaria (-32,3%) che dalle obbligazioni pubbliche (-34,1%). Meglio, quindi, un fondo d’investimento o una polizza vita, accessibili a tutti e, a volte, senza costi d'ingresso.

L’ANALISI – Secondo l’Associazione Bancaria Italiana, le attività finanziarie delle famiglie italiane sono aumentate dello 0,6% nel secondo trimestre del 2015: bene i fondi comuni, i depositi, in flessione le obbligazioni bancarie e le azioni e partecipazioni. Dalle analisi degli ultimi dati disponibili sulle attività finanziarie delle famiglie in Italia, emerge come tale aggregato ammonti a 4.108 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2015 (+0,6% a/a).

FONDI IN CRESCITA – Nel dettaglio, risulta stabile e in crescita la dinamica di biglietti, monete e depositi bancari (sia a vista sia a tempo), che ha segnato una variazione tendenziale positiva dell'1,8%. La quota di questo aggregato sul totale delle attivita finanziarie delle famiglie risulta essere pari al 30,9% (in lieve crescita rispetto ad un anno prima); le quote di fondi comuni sono in crescita del +33% su base annua e risultano pari al 10,9% delle attivita finanziarie delle famiglie (in crescita rispetto all'8,2% dello stesso periodo dell'anno precedente); le assicurazioni ramo vita, fondi pensione e TFR, che hanno segnato una variazione positiva del +10,1%. La quota di questo aggregato risulta pari al 19,9% (18,2% nel secondo trimestre del 2014).

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