Si accendono i riscaldamenti: come evitare gli sprechi in 10 mosse

Tornano le giornate fredde e a partire da oggi in certe zone dello Stivale è già possibile accendere ilriscaldamento. Tuttavia, come al solito si dovrà fare molta attenzione a non esagerare con l’uso dei termosifoni, soprattutto considerando che ad ottobre c’è stato un aumento sulle bollette luce e gas del 3,4% e 2,4% rispettivamente. Il MISE, insieme all’ENEA, ha redatto una serie di consigli per evitare gli sprechi sul riscaldamento, considerando che il gas è adesso più caro e che bisogna ottimizzare i consumi per pagare di meno senza passare freddo. Ecco i consigli degli esperti.

1. Eseguire la manutenzione degli impianti: per motivi di sicurezza, inquinamento ed efficienza di consumo ma anche per evitare le sanzioni, che superano i 500 euro secondo quanto previsto dal DPR 74/2013.

2. Gestire bene la temperatura: la normativa consente una temperatura di 20- 22 °C, ma se volete risparmiare 19° C bastano assolutamente. Ogni grado in più si traduce in una spesa extra dal 5 al 10% sui consumi di gas.

3. Rispettare le ore di accensione. C’è un tempo massimo di accensione giornaliero previsto per legge e varia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddiviso lo Stivale. Per i comuni in fascia “E” al via da oggi il massimo sono 14 ore.

4. Utilizzare i cronotermostati. Si tratta di dispositivi elettronici che permettono di regolare temperatura e tempo di accensione automaticamente, per mantenere l’impianto accesso solo quando è necessario.

5. Collocare valvole termostatiche. Queste semplice apparecchiature consentono di impiegare e regolare il calore solo negli ambienti frequentati, evitando sprechi.

6. Applicare pannelli riflettenti tra muro e termosifone. Un accorgimento molto semplice ma efficace per diminuire le dispersioni di calore.

7. Chiudendo persiane e tapparelle e mettendo tende pesanti (mai davanti ai termosifoni) si evitano le dispersioni di calore verso l’esterno.

8. Eseguire un check up energetico. L’isolamento termico è un aspetto più importante ancora dell’impianto di riscaldamento. Se la costruzione risale a prima del 2008, probabilmente non rispetta le attuali normative sulla riduzione dei consumi energetici. In questa situazione conviene valutare un intervento per isolare le pareti e sostituire le finestre. La casa diventerà più efficiente (e valerà di più), i consumi e le bollette scenderanno fino al 20%, e si può usufruire degli ecobonus, la detrazione fiscale del 65%.

9. Sostituire l’impianto di riscaldamento per uno moderno. Se l’impianto è vecchio più di 15 anni conviene sostituirlo con le nuove caldaie a biomasse, le pompe di calore, o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore alimentata da un impianto fotovoltaico. Tutte queste operazioni rientrano nelle detrazioni per la riqualificazione energetica degli edifici 65% e del patrimonio edilizio del 55%.

10. Lasciare liberi i radiatori. Evitare ostacoli davanti e sopra come tende o mobili, oppure vestiti da asciugare. Attenzione a non lasciare troppo tempo aperte le finestre aperte: bastano 5 minuti per rinnovare l’aria.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!