Secondo quanto riporta InvestireOggi.it, l’Inps è tornato a ribadire che ci sono ipotesi in cui il lavoro accessorio non fa perdere il diritto all’indennità in analisi.
I CHIARIMENTI DELL’INPS – Il riferimento è in particolare alla circolare n 170/2015 con cui l’ente previdenziale ha ribadito che compensi inferiori ai 3 mila euro percepiti tramite voucher sono ammessi anche per il beneficiario della Naspi. Questa soglia è da intendersi per anno civile e viene rivalutata annualmente sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo medi per le famiglie di operai e di impiegati. Al momento dell’emanazione del decreto sul lavoro accessorio, il valore nominale del buono orario è stato fissato in 10 euro.
VOUCHER E NASPI – I voucher per il pagamento del lavoro accessorio si possono acquistare esclusivamente online. Il limite per il lavoro accessorio è pari a 7 mila euro: entro questa soglia, e oltre i tre mila euro, il valore della Naspi sarà riconosciuto in misura ridotta (80% del valore del voucher). In questa fase intermedia quindi si parla ancora di lavoro accessorio ma la cumulabilità è solo parziale. Chiudiamo con un’avvertenza estremamente importante: la possibilità di continuare a percepire, unitamente ai voucher, l’assegno Naspi è subordinata alla presentazione all'Inps di apposita dichiarazione di inizio attività di lavoro accessorio entro un mese dall’inizio di quest’ultimo o, se questo era preesistente, dalla data di domanda della Naspi.