Il cliente ha diritto di chiudere il conto anche in presenza di scoperti

DOMANDA. Ho chiesto alla mia ex banca di chiudere il conto corrente che ormai non uso più da tempo, ma mi sono sentita rispondere che non posso farlo prima di aver pagato lo scoperto di poche decine di euro generato dal canone fisso periodico. Ho intenzione di contestare l'addebito del canone secondo me non dovuto, nel frattempo posso iniziare a chiudere il conto in modo che non generi altre spese?
F.G., Milano

RISPOSTA. E' possibile, sebbene le banche spesso ostacolino la richiesta con il chiaro scopo di rientrare rapidamente del saldo a loro favore. Il lettore può presentare reclamo scritto in agenzia e poi eventualmente avvalersi dell'Arbitro Bancario Finanziario che si è già più volte espresso in maniera favorevole, per esempio con la decisione 2076 del 19 aprile 2013 che ha visto il diritto del cliente ad estinguere il rapporto anche nel caso in cui il saldo del conto sia negativo. Il diritto di recesso a disposizione del cliente riguardo i rapporti a tempo indeterminato prevale sul diritto della banca a esigere il dovuto. La banca che non ottempera alla richiesta di estinzione è da considerare, quindi, inadempiente in base all'articolo 1374 del Codice Civile. Di conseguenza, la banca non può nemmeno esigere spese che siano riferite a periodi successivi al momento in cui il cliente ha chiesto l'estinzione poi negata. La banca è altresì responsabile per eventuali altri danni provocati al cliente dal suo inadempimento.

Sportello Credito, Risparmio & Assicurazioni è una rubrica riservata alle domande dei lettori in materia di investimenti finanziari, servizi bancari e assicurativi. Le domande vanno inoltrate al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]

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