Come risparmiare sulle tasse universitarie

Secondo l’ultimo Rapporto Federconsumatori sui costi degli atenei italiani, le tasse universitarie nell’anno accademico 2014-2015 sono cresciute dell’1,2% rispetto a quello precedente.

STUDIARE IN ITALIA – L’importo varia secondo il reddito ma le differenze tra Nord e Sud sono notevoli: in Lombardia si va dai 630 euro/anno ai 3.500 euro per la fascia di reddito più alta, mentre in Puglia si paga tra 500 euro e 1.211 euro. Studiare in Italia è molto costoso: il Belpaese occupa il terzo posto nella classifica Ocse per le rette pagate (in media 1200 euro), superato soltanto dall’Inghilterra (9 mila sterline per un bachelor) e i Paesi Bassi (1.906 euro in media). Di seguito vediamo come risparmiare sulle tasse universitarie.

CHI PAGA DI MENO – Molti studenti italiani hanno diritto all’esenzione o a un sconto sulle tasse universitarie, ma le riduzioni e i requisiti variano fra atenei, per cui il primo consiglio per risparmiare è quello di leggere attentamente le informazioni al riguardo sui diversi portali di facoltà e università. In linea generale la riduzione sulle tasse è calcolata sulla base dell’ISEE: sotto una determinata somma, le tasse universitarie sono più basse. La riduzione è del 50% per gli studenti meritevoli, ovvero quelli con un indicatore ISEE entro il limite stabilito dall’ateneo e che acquisiscono, entro il 30 settembre, almeno l’80% dei crediti con una media non inferiore a 27/30. Lo stesso sconto del 50% riguarda anche gli iscritti al primo anno di triennale con voto di diploma 60/60 o 100/100, e quelli al primo anno di magistrale con voto di laurea 110/110.

BORSE DI STUDIO E BANDI – Ogni regione gestisce autonomamente le borse di studio universitarie non legate a particolari bandi di concorso, che vengono attribuite a studenti meritevoli e a quelli che appartengono a determinate fasce di reddito. Per quelle legate a motivi economici bisogna aspettare il decreto del Miur, che decide ogni anno la soglia di reddito per l’assegnazione della borsa e l’importo. Spesso i bandi riguardano anche agevolazioni come alloggi nelle residenze universitarie. Non è possibile generalizzare: le scadenze variano in base all’ateneo e perciò bisogna contattare l’ufficio universitario competente per saperne di più.

SCONTO FAMIGLIA – Se un nucleo familiare ha più figli frequentando la stessa università pubblica può richiedere uno sconto sulla tassa d’iscrizione e dei contributi universitari, che può raggiungere anche il 30% della somma da pagare per ogni studente (le richieste vanno presentate per separato).

RIDUZIONE TASSE PER DISABILI – Gli studenti disabili che presentano al competente ufficio universitario copia del certificato di invalidità con indicazione della percentuale di invalidità o, nei casi previsti dalla legge, il solo tipo di invalidità, possono ottenere l’esenzione totale o parziale delle tasse universitarie. In particolare, gli studenti portatori di handicap con invalidità pari o superiore al 66% vengono esonerati da qualsiasi contributo. Nei casi di invalidità inferiore al 66% bisogna inoltrare la richiesta e aspettare la decisione di un’apposita commissione.

STUDENTI LAVORATORI – Gli studenti lavoratori con ISEE rientrante in quello stabilito dall’ateneo possono usufruire di uno sconto del 30% sula tassa d’iscrizione e i contributi universitari del primo anno. Per ottenere lo stesso beneficio l’anno successivo, lo studente dovrà aver conseguito almeno il 20% dei crediti formativi previsti. Possono richiedere la riduzione delle tasse universitarie per motivi lavorali:
-studenti dipendenti o assimilati per almeno 6 mesi;
-autonomi con partita IVA (con un reddito complessivo netto non inferiore a 7.000 euro);
-autonomi derivante da attività non esercitata abitualmente (con un reddito complessivo netto non inferiore a 7.000 euro).

RIMBORSO DELLE TASSE LAUREANDOSI IN TEMPO – Gli studenti che si laureano in tempo con un voto pari a 110/110 e che hanno un indice ISEE in linea con quello stabilito dall’università, possono beneficiare del rimborso totale della tassa di iscrizione e dei contributi universitari dell’ultimo anno. Bisogna presentare richiesta entro 30 giorni dal conseguimento del titolo.

DETRAZIONI FISCALI – Tutti gli studenti hanno diritto alla detrazione del 19% sulle spese universitarie. Quando si effettua la dichiarazione dei redditi è possibile recuperare parte del denaro speso durante l’anno universitario. La detrazione non riguarda: libri e materiale didattico; trasporti; vitto e alloggio (detrazione prevista solo per studenti fuori sede con alloggio distante almeno 100 km dal comune di residenza); contributi pagati all’università pubblica per il riconoscimento della laurea conseguita all’estero.

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