Mutuo a tasso fisso da adeguare. Ecco i consigli per ottenere la rinegoziazione

DOMANDA. Ho un mutuo prima casa a tasso fisso stipulato nel 2008 ad un tasso, allora in linea con il mercato, del 6,50%. Oggi i tassi fissi sono meno della metà e cerco da tempo di convincere il direttore di banca ad adeguarmi il contratto ma ogni volta mi trovo come risposta ‘vedremo’, ‘i competenti uffici devono ancora rispondere’, ecc. Cosa posso fare?
F.G., Roma

RISPOSTA. Il comportamento è tipicamente dilatorio e serve a guadagnare tempo. Se ha già provato con insistenza senza ottenere risultati, a questo punto deve passare alle ‘maniere forti’ presentandosi dal direttore con i preventivi o anche la pre-approvazione di mutuo da parte di altri istituti. A quel punto, con il cliente in procinto di andare via sfruttando la surroga gratuita del mutuo, sarà costretto ad affrontare la situazione una volta per tutte proponendo una rinegoziazione a condizioni quantomeno uguali a quelle offerte dagli altri istituti. Se anche ciò non dovesse servire, la concorrenza esiste apposta per favorire i clienti e gli intermediari più efficienti.

Sportello Credito, Risparmio & Assicurazioni è una rubrica riservata alle domande dei lettori in materia di investimenti finanziari, servizi bancari e assicurativi. Le domande vanno inoltrate al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]

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