Tasse immobili, triplicate le imposte in 4 anni

In 4 anni le imposte locali sugli immobili sono quasi triplicate, passando dai 9 miliardi di gettito Ici del 2009 ai circa 25 miliardi tra Imu e Tasi dello scorso anno. A dirlo è Confedilizia, che ha fatto sapere: “Con il 2015, la proprietà immobiliare si troverà, per il quarto anno consecutivo, a subire un livello di imposizione tributaria insostenibile, tale da rendere urgente un’inversione di tendenza attraverso una riduzione del carico fiscale”.

ULTIMI GETTITI – Secondo le elaborazioni dell’associazione dei proprietari, i dati di gettito degli ultimi 4 anni sono stati i seguenti:

2011 – Ici: 9,2 miliardi
2012 – Imu: 23,8 miliardi
2013 – Imu e Mini Imu: 20,4 miliardi
2014 – Imu e Tasi: 25,0 miliardi

Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha fatto sapere: “Questi dati dimostrano come l’imposizione tributaria sugli immobili necessiti di un intervento di riduzione a tutto tondo: per ragioni di equità e per porre rimedio ai danni provocati da una politica fiscale sbagliata”.

SERVE RIDUZIONE FISCALE – E ha aggiunto: “Il numero di compravendite è crollato proprio a partire dal 2012, anno di introduzione dell’Imu, e il mercato non accenna a riprendersi. In fortissima crisi, sempre per l’eccesso di tassazione, versa anche l’affitto, abitativo e non abitativo, con tutte le conseguenze di ordine sociale ed economico che possono immaginarsi. Vi è poi la caduta dei consumi causata dalla perdita di valore degli immobili (stimata in circa 2.000 miliardi) e dall’effetto che tale riduzione ha prodotto su milioni di proprietari. Per rispondere a questa situazione drammatica serve una risposta forte e complessiva, una riduzione fiscale che riguardi tutti gli immobili”. Quanto affermato da Confedilizia sembra proprio combaciare con quanto annunciato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Sebbene non tutti ritengano che l’azzeramento dell’imposizione sulla prima casa possa essere, dal punto di vista economico e sociale, l’opzione preferibile.

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