DOMANDA. Sono lavoratore dipendente iscritto al fondo pensione di categoria. Purtroppo, devo sostenere una situazione debitoria abbastanza complessa dalla quale conto di uscire entro un certo numero di anni. Mi domando, nel caso in cui invece le cose dovessero andarmi male, fino a che punto l'importo del mio fondo pensione è al sicuro dai creditori.
F.M., Latina
RISPOSTA. E’ fondata la preoccupazione del lettore. Il fondo pensione, infatti, non è al riparo dalle pretese dei creditori. Vediamo in quali termini. Secondo la Covip, l’autorità di vigilanza del settore, le prestazioni in rendita e in capitale, come anche le anticipazioni per spese mediche straordinarie di un fondo pensione o di un piano di accumulo individuale, possono essere cedute e, quindi, sono anche pignorabili o sequestrabili nella misura di un quinto, al netto delle ritenute fiscali e del trattamento minimo Inps, che viene considerato soglia minima vitale e come tale impignorabile. Le somme provenienti da riscatti e da anticipazioni per acquisto e/o ristrutturazione della prima casa di abitazione e per altre esigenze dell’iscritto sono anch’esse cedibili e sono sequestrabili e pignorabili senza i vincoli descritti in precedenza. Da notare che, come avvenuto in altri campi tipo la pignorabilità delle polizze vita, in futuro i Tribunali potrebbero considerare le cose in maniera diversa rispetto al parere espresso dalla Covip, magari proprio in senso più favorevole al lettore ampliando le ipotesi di impignorabilità.
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