Contanti, le 7 nuove regole approvate dalla Ue

L'Unione europea stringe le maglie sulla circolazione del contante. Obiettivo, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, è smascherare chi utilizza i profitti provenienti dalla criminalità, rafforzare la tracciabilità del denaro, prevenire e combattere il riciclaggio

1. La soglia massima si abbassa
Sarà ridotta a 10mila euro la soglia per i pagamenti in contanti; attualmente in Italia la soglia è 15mila. Saranno introdotti obblighi anche per la commercializzazione di beni da 10mila euro, con la possibilità per gli Stati di prevedere soglie più basse e limitazioni più rigorose. Sono esclusi i trasferimenti effettuati con carte di pagamento, strumenti di moneta elettronica, cellulare o altri dispositivi digitali per pagare beni o servizi. Le norme, invece, si applicano ai casi di trasferimento di denaro da persona a persona superiori a mille euro.

2. Nascono i registri centrali
Gli Stati saranno obbligati ad attivare i registri centrali per ad assicurare «un accesso tempestivo e illimitato alle autorità competenti e alle Fiu (Unità di informazione finanziaria) senza allertare il soggetto interessato». I registri saranno accessibili non solo alle autorità competenti, ma anche a chi ha un interesse legittimo. Tra gli altri, i giornalisti investigativi e le organizzazioni non governative, ai quali potrà essere imposta una forma di registrazione online e l'applicazione di un importo per i costi amministrativi.

3. Più dati sui trasferimenti
Aumentano i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi, che dal 26 giugno 2017 non riguarderanno più solo l'ordinante, ma anche i beneficiari. L'obbligo scatta se almeno uno dei prestatori di servizi di pagamento coinvolti nel passaggio di fondi è stabilito nell'Unione europea.

4. Si inaspriscono le sanzioni
Saranno allineate le sanzioni erogate dai diversi Paesi per arginare le profonde differenze tra gli Stati membri. Attualmente per esempio, l'Olanda arriva a prevedere multe fino a 4 milioni di euro e Paesi come l'Italia ferma a quota 50mila euro. Le “nuove” sanzioni dovranno essere efficaci, proporzionali e dissuasive. Sono poi previsti dei minimi e specifiche penalità a seconda dei soggetti che commettono l'illecito. Gli Stati membri possono decidere di non prevedere norme in materia di sanzioni o misure amministrative per violazioni che sono già soggette a sanzioni penali nel diritto nazionale. In caso di sanzione pecuniaria quelle massime devono essere almeno pari al doppio dei profitti ricavati grazie alla violazione se l'importo è determinabile; in alternativa la sanzione deve essere almeno di 1 milione di euro.

5. Le sanzioni per i dirigenti
Se commette l'illecito una persona con compiti direttivi in un soggetto obbligato sarà prevista l'interdizione temporanea dall'esercizio di funzioni dirigenziali.

6. Le sanzioni per gli enti creditizi
Se il soggetto obbligato è un ente creditizio o un istituto finanziario dovranno essere applicate sanzioni amministrative pecuniarie massime pari almeno a 5 milioni o al 10% del fatturato complessivo annuo in base agli ultimi bilanci disponibili.

7. Le sanzioni per le imprese
Se il soggetto obbligato è un'impresa madre o una filiale di questa tenuta a preparare bilanci finanziari consolidati, il fatturato da considerare è quello complessivo annuo, o il tipo di reddito corrispondente, risultante negli ultimi bilanci consolidati.

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